

Roma – Dopo una seguitissima conferenza stampa a caldo, la leader dell’estrema destra francese Marine Le Pen è tornata questa mattina in modalità campagna elettorale feroce. La condanna e l’ineleggibilità che le impediranno la corsa alle prossime elezioni presidenziali bruciano.
Il Rassemblement National – ha detto Le Pen – “non permetterà che al popolo francese vengano rubate le elezioni presidenziali”. In alcuni commenti riportati dai media francesi, durante una riunione di gruppo aperta alla stampa, Le Pen ha dichiarato di voler “difendere il popolo francese, che ha il diritto di votare chi vuole”. Prima di paragonare il verdetto a “una bomba nucleare” sganciata su di lei “dal sistema”: “Se usano un’arma così potente contro di noi, è perché siamo sul punto di vincere le elezioni”.
Le Pen ha anche accusato i tribunali di “interferire” con il processo elettorale, affermando che ciò ha minato la capacità della Francia di difendere la democrazia a livello globale.
Nell’intervista di ieri sera Le Pen aveva detto che per il momento non intende rinunciare alla corsa all’Eliseo, né tanto meno di cedere il passo a Jordan Bardella. Anche l’eurodeputato è intervenuto stamani commentando questa possibilità: “Mi rifiuto di inserirmi in questa ipotesi finché non avremo combattuto questa ingiustizia”, ha detto. Constatando poi che il partito, a causa di questa sentenza, “è in ginocchio”, Bardella ha aggiunto che Rn “è ben lungi dall’essere morto”, e ha assicurato che verranno seguite “tutte le possibili vie di ricorso, anche se minime”. Quindi ha lanciato un appello ai sostenitori del partito della destra estrema: “Credo che i francesi debbano indignarsi, organizzeremo mobilitazioni pacifiche”, nel prossimo fine settimana.