Roma “Se riesco a incontrà il Capitano posso pure smette de nuotà”. E sarebbe un bel problema. Perché Lorenzo Galossi ha appena 16 anni e ieri con la 4×200 d’argento agli Europei di Roma si è messo al collo la sua prima medaglia assoluta, dopo aver dominato a livello giovanile. Nelle batterie della seconda giornata si è piazzato nientemeno che due decimi alle spalle di un certo Paltrinieri negli 800, prendendosi il lusso di buttare fuori dalla finale il campione del mondo del 2017 sulla distanza, Gabriele Detti. “Ha fatto bene, ha fatto praticamente il mio tempo e anche ieri con la staffetta… Tanta roba. È un fenomeno e sono contento che sia in finale“, lo incorona SuperGreg, che domani evidentemente dovrà tenere d’occhio anche lui.
Galossi però non ha fretta di vincere. In teoria alla vigilia degli Europei gli bastava centrare una finale per essere contento. “Con il mio allenatore Minotti ci siamo detti che se mi fossi qualificato in una finale, mi avrebbe portato a Trigoria. Quindi ecco, spero di andarci presto”, racconta uscito dall’acqua. Con la medaglia poi, dovrebbe essersi già guadagnato il bonus Totti. “Eh, la Roma mi appassiona molto, veramente direi che è una malattia. Il calciomercato? Bello, abbiamo comprato un sacco di campioni, però non sono andato domenica sera allo stadio (per l’amichevole con lo Shakhtar, ndr): l’allenatore mi ha consigliato vivamente di evitare, diciamo così”. Per vedere la Roma ci sarà tempo: “Voglio prendere i biglietti per la partita con il Napoli, mi piacerebbe”.
Battuta pronta quasi come lo scatto dai blocchetti, il ragazzino terribile del nuoto azzurro mette in fila prestazioni e successi. “Gli 800 mi piacciono, sono la mia gara preferita insieme ai 400: oggi ho nuotato anche un bel tempo quindi ora mi piacciono pure di più”. La medaglia con la staffetta “fa crescere, ho visto come si sono comportati i miei compagni, so che devo imparare da loro“. Perché di crescere non si smette mai.
Da Mentana con calma più che furore, trasferendosi dalle porte di Roma alla foresteria dell’Aniene, la società con cui si allena. “Non ho nessuna fretta. Con la mia società stiamo costruendo un percorso impegnativo e di lunga durata. Le vittorie fanno sempre piacere ma non ho fretta“. Tanto che Galossi ha già deciso di saltare i Mondiali jr in programma da fine agosto a Lima, in Perù. Servono vacanze più che spremute di energia. “Andrò a Ponza con gli amici e poi in Sardegna con i miei genitori, ho bisogno di staccare e riposare”.
Nel mirino ci sono le Olimpiadi di Parigi 2024: “È uno degli obiettivi che mi sono messo in testa e per cui sto mettendo le basi, spero di centrare una gara olimpica“. Nel caso, si regalerà un tatuaggio “bello, appariscente come me… Pensavo a un gladiatore sul braccio. Ora i miei me l’hanno vietato, vedremo”. Gli orecchini quelli però se li è messi “contro il parere di tutti”. Due bei brillanti, impegnativi. “Lo sai che Maradona li portava uguali?”, gli fanno notare. “Sì, solo che lui ce li aveva veri però”.