Roma – “Per avere la pace dobbiamo avere il coraggio di dire che siamo pronti a usare i mezzi affinché la Russia non vinca”: parole, queste sul conflitto in Ucraina, pronunciate dal presidente francese Emmanuel Macron. L’occasione è stata un’intervista alle tv poco prima del suo vertice di oggi a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro della Polonia Donald Tusk. Alcuni passaggi dell’intervista sono stati rilanciati da Macron sui suoi profili social. Il presidente ha detto tra l’altro: “Se oggi decidiamo di essere deboli, di fronte a qualcuno che ha oltrepassato ogni limite, e diciamo ingenuamente ‘non andrò oltre questo o quello’, non stiamo decidendo per la pace ma per la sconfitta”.
Alcuni giorni fa, Macron aveva detto di non escludere l’invio di truppe in Ucraina. Nell’ultima intervista, il presidente francese ha sottolineato che la distanza tra Strasburgo e Leopoli è di 1459 chilometri, aggiungendo: “La guerra non è lontana da noi”.
Su queste dichiarazioni è intervenuto oggi Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, citato dall’agenzia di stampa Novosti. Secondo il responsabile, “il fatto che la Russia sia un avversario per la Francia è ovvio”. Peskov ha aggiunto che Parigi già “partecipa indirettamente alla guerra” e che, a giudicare dalle parole di Macron, “non è contraria ad aumentare il livello del proprio coinvolgimento”.