Napoli – Piantine di “purple weed”, chiamata anche “purple haze”, la marijuana viola, sono state individuate dai carabinieri sui Monti Lattari, nel napoletano, grazie all’uso di droni. Piccole, probabilmente appena piantate e lontane dal produrre germogli, spiegano i militari in una nota, le piantine di questa varietà sono il segno di un cambiamento nelle produzioni dei narcotrafficanti. La marijuana viola, infatti, è “tanto cara alla generazione Z” ma “è ancora più pericolosa di quella tradizionale”.
La “purple weed” nasce tra gli Anni 60 e 70. Ha effetti psichedelici superiori alla normale marijuana perché contiene maggiore concentrazione di THC, il tetra-idro-cannabinolo. La “purple weed” è stata cantata persino da Jimi Hendrix che ha intitolato un suo brano proprio “Purple haze”.
Alla scoperta della “purple weed” sui Monti Lattari si è giunti nel corso di un’operazione di controllo e monitoraggio dei carabinieri della Compagnia di Castellammare di Stabia che, con l’arrivo dell’estate, studiano ogni “cambiamento della vegetazione” in quella che viene chiamata la “Giamaica italiana”. Grazie all’osservazione con i droni è stato “arrestato Catello Battimello, 68enne di Sant’Antonio Abate già noto alle forze dell’ordine e con precedenti specifici”.
I militari avevano “adocchiato la zona e previsto un servizio ad hoc”. L’arrivo dell’uomo ha sbloccato l’operazione con l’intervento dei militari. Il 68enne non si è arreso cercando di sfuggire mimetizzandosi nella vegetazione ma il drone è riuscito ad individuarlo permettendone l’arresto.
Le perquisizioni estese nell’area hanno permesso di rinvenire e sequestrare 15 piante da un 1,80 metri in perfetta fioritura. Dai controlli, poi, il rinvenimento della nuova marijuana viola.