Roma – A un anno dalla nascita della Onlus ResQ People Saving People, il primo obiettivo è raggiunto: la nave di ricerca e soccorso ResQ People si aggiunge alla flotta civile per salvare vite umane nel Mediterraneo. Il traguardo, si riferisce in una nota, è stato reso possibile grazie agli sforzi e all’impegno di migliaia di sostenitori che in questi mesi hanno creduto nella causa di ResQ.
La ResQ People, si legge nel comunicato, è un’imbarcazione di 39 metri che ha già solcato il Mediterraneo centrale per soccorrere i naufraghi con l’organizzazione tedesca Sea-Eye e il nome di Alan Kurdi. Resq – People Saving People si dice onorata di entrare nella flotta civile raccogliendo la storia e il testimone di una nave che ha già salvato 900 vite nel nostro mare.
Il costo della nave ammonta a 400mila euro, raccolti grazie all’impegno e alla generosità di oltre 3mila donatori. A loro vanno i ringraziamenti di Resq – People Saving People, a partire da chi ha fatto piccole donazioni fino ai contributi straordinari come quello dell’Unione Buddhista Italiana, passando per le sponsorizzazioni tecniche di materiale e all’instancabile supporto delle reti delle associazioni e degli amici di ResQ sparsi in tutta Italia. La ResQ People attualmente batte bandiera tedesca e, data l’urgenza di essere in mare il prima possibile, salperà con questa bandiera comunitaria. DCCVVVVDWECFX