Palermo – Le esalazioni di monossido di carbonio, provenienti da un camino mal funzionante, hanno causato la morte di un uomo di 36 anni, Jonathan Feierabend, e l’intossicazione grave di altre tre persone della sua famiglia, in una villetta a Cefalù, in provincia di Palermo. Si tratta di un gruppo di turisti tedeschi, in vacanza. I soccorsi sono stati chiamati da uno dei quattro turisti che poi è svenuto per le esalazioni. Il 118 ha trasportato i tre turisti ancora vivi all’ospedale Giglio di Cefalù, dove i medici del pronto soccorso hanno effettuato le analisi in collaborazione con il Centro antiveleni di Pavia riscontrando la presenza del monossido di carbonio. A questo punto è stato deciso il trasporto all’ospedale di Partinico per il trattamento in camera iperbarica. La struttura dell’Asp di Palermo, presso l’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione, guidata da Sandro Tomasello, è l’unica nel territorio disponibile con continuità durante tutto l’anno. La sorella 36enne della vittima è stata trattata durante la notte in camera iperbarica dal team guidato da Giuseppe Aiello. “Adesso è ricoverata e le sue condizioni continuamente monitorate in Rianimazione”, dicono dall’Asp di Palermo.
All’ospedale di Partinico sono stati trasferiti e ricoverati anche i genitori della donna, di 62 e 63 anni. “Le loro condizioni sono continuamente monitorate”, conclude una nota dell’Asp di Palermo. Sotto sequestro intanto Villa Deodata. La villa è presidiata dalla polizia. Il sequestro è stato disposto dalla procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, che ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto.