DIRE – Quirinale, votazioni. Pd e Iv bocciano Frattini: “Presidente sia atlantista”
- 25 Gennaio 2022
Roma – Dopo il primo giorno di votazioni in cui ha trionfato la scheda bianca, oggi a Montecitorio si riparte con il secondo tentativo di elezione del nuovo presidente della Repubblica. Il quorum è di 673 voti, e lo sarà ancora fino a domani. Da giovedì, invece, basteranno 505 voti per eleggere il nuovo Capo dello Stato.
ORE 12.56 – SINISTRA ITALIANA ED EUROPA VERDE: “VOTEREMO MANCONI”
“I parlamentari di Europa Verde e Sinistra italiana voteranno presidente della Repubblica Luigi Manconi, già senatore della Repubblica e presidente della commissione parlamentare straordinaria per la tutela dei diritti umani e direttore dell’ufficio nazionale anti discriminazioni razziali. Luigi Manconi è persona che ha servito le istituzioni e ha fatto della politica un luogo dove dare la voce agli ultimi e ha promosso la mobilitazione intorno alla drammatica vicenda di Giulio Regeni di cui oggi ricorre l’anniversario della sua scomparsa. Luigi Manconi è un’ecologista, un garantista, profondo conoscitore della nostra Costituzione e forte difensore dello Stato di diritto ed è il politico che si è battuto per combattere i casi di malagiustizia come quello di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi. La sua candidatura è per noi anche una risposta a quanto di grave sta accadendo inquietante queste ore. La trattativa per l’elezione del presidente della Repubblica tra i leader dei dei gruppi parlamentari sembra riguardare non chi farà il presidente della Repubblica ma chi guiderà il governo e come sarà composto se sarà eletto Draghi. Sono consultazioni per il nuovo governo a cui partecipa il presidente del consiglio in carica che non è ancora stato eletto presidente della Repubblica e lo sarà solo se troverà un equilibrio su divisione dei ministri e guida del futuro governo. Questo scenario non si era mai visto nella storia della Repubblica e rappresenta una forzatura della nostra Costituzione”. Lo dichiarano i co-portavoce nazionali di Europa Verde Angelo Bonelli e Eleonora Evi e il segretario nazionale di sinistra italiana Nicola Fratoianni.
ORE 12.48 – ZAN: “SU RICCARDI NON C’È CONDIVISIONE”
“Riccardi? Il suo nome è stato fatto come perché andava incontro all’esigenza di trovare un accordo anche con il centrodestra. Il fatto che noi abbiamo votato scheda bianca insieme al M5S dimostra che quel nome non è stato fatto, proprio per cercare una condivisione, un nome unitario. Quindi da questo punto di vista non mi pare che il nome di Andrea Riccardi sia in campo. Adesso attendiamo se ci saranno sviluppi per trovare un nome condiviso, serve assolutamente un nome che vada bene a tutti”. Così il deputato dem Alessandro Zan rispondendo a una domanda sulla candidatura di Andrea Riccardi che ha destato qualche perplessità nel mondo Lgtbq.
ORE 12.46 – TAJANI: “SENZA DRAGHI IMPOSSIBILE UN GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE”
“Senza Draghi è praticamente impossibile tenere in piedi un governo di unità nazionale. Non abbiamo messo veti su nessuno ma Draghi, nell’interesse dell’Italia, è indispensabile per tenere unita una maggioranza, non politica ma di unità nazionale, che sconfigga il Covid e metta in campo le riforme legate al Pnrr”. Così Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, parlando coi cronisti fuori dalla Camera.
ORE 12.14 – IL PLENUM TORNA A 1.009 ELETTORI: PROCLAMATA SESSA
L’aula della Camera ha proclamato la deputata Maria Rosa Sessa, prima dei non eletti nel listino forzista plurinominale Campania 2 di Salerno-Scafati e Battipaglia. Il plenum per l’elezione del Presidente della repubblica torna a 1009 e il quorum sale a 673 per le prime tre votazioni a 505 dalla quarta in poi. Sessa prende il posto di Vincenzo Fasano, deputato di Forza Italia morto domenica a 70 anni.
ORE 12.11 – IL CENTROSINISTRA VA VERSO L’INDICAZIONE DELLA SCHEDA BIANCA
Movimento 5 Stelle, Pd e Leu torneranno a incontrarsi oggi alle 15, per fare il punto della situazione. A quanto si apprende l’indicazione, anche oggi, sarebbe di
confermare la scheda bianca.
ORE 12.10 – LETTA E RENZI BOCCIANO L’IPOTESI FRATTINI
Pd e Italia viva insieme contro l’ipotesi Franco Frattini al Quirinale. Il candidato che la stampa identifica come il possibile trait d’unione tra Lega e M5s trova l’opposizione netta di Enrico Letta e Matteo Renzi. Il segretario dem spiega a Cnbc che per il Quirinale “abbiamo bisogno di un profilo atlantista e che rassicuri i mercati. Quando parlo di atlantismo mi riferisco a quello che sta accadendo fra Ucraina e Russia. Dobbiamo difendere l’Ucraina. Abbiamo bisogno di qualcuno che unisca il Paese, come ha fatto Mattarella, e che sappia rassicurare e che sappia riaffermare chiaramente l’atlantismo dell’Italia. È uno dei requisiti più importanti in questo momento”.
Di prima mattina Renzi ha spiegato che “sulla questione della collocazione internazionale dell’Italia non si scherza, Italia Viva non sosterrà candidati che non abbiano un profilo in purezza europeista e atlantista. Lo dico con chiarezza: su questo punto faremo le barricate”. A Frattini il centrosinistra rimprovera le posizioni filo-russe, sostenute peraltro proprio all’epoca del Conte I, quando da presidente della Sioi difese le dichiarazioni del premier Conte a sostegno di Mosca.
ORE 12.02 – TOTI: “FRATTINI? NOME LETTO SUI GIORNALI”
“Non conosco molto bene Franco Frattini, lo ricordo da ministro degli Esteri e come esponente politico, è sicuramente un curriculum di tutto rispetto, però francamente l’ho letto sui giornali, non ne ho parlato con nessuno, potrebbe essere uno dei tanti nomi che girano in queste ore”. Così il presidente della Regione Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, Giovanni Toti, a “L’aria che tira” su La7.
ORE 11.55 – ALLE 16.30 IL CENTRODESTRA DARÀ UNA ROSA DI NOMI
È fissato per le 16.30 una conferenza stampa congiunta del centrodestra. In quella sede, a quanto si apprende, dovrebbe essere fatta una rosa di nomi. L’incontro con i giornalisti seguirà il vertice di centrodestra convocato negli uffici di Giorgia Meloni alla Camera. Stamattina, intanto, confronto tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti durante
l’assemblea dei deputati della Lega.
ORE 11.46 – ALLE 15 DOPPIO VERTICE DI CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA
Vertici in contemporanea per centrodestra e centrosinistra, sul Quirinale. A quanto si apprende Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani si vedranno alle 15 e allo stesso orario si riuniranno Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza. I vertici coincidono con l’inizio delle votazioni nella seconda giornata di elezioni del presidente della Repubblica.
ORE 11.43 – LETTA: “GIOVEDÌ PUÒ ESSERE IL GIORNO BUONO”
Oltre a quello di Mario Draghi, che rappresenta “una risorsa straordinaria per il Paese, non so dire un nome adesso, perché non lo conosco. Ma so che giovedì, al massimo venerdì bisogna eleggere il presidente perché dobbiamo essere rapidi in questo momento. Noi abbiamo bisogno di stabilità in questo momento”. Così il segretario del Pd Enrico
Letta, in un’intervista alla Cnbc. Letta ha aggiunto di ritenere che “giovedì possa essere il giorno buono per trovare il giusto profilo per il Paese e per affrontare le sfide che abbiamo di fronte”.
ORE 11.30 – RE DAVID (FIOM): “FARE IN FRETTA O SI PERDE CREDIBILITÀ”
L’elezione del presidente della Repubblica avvenga “in tempi rapidi e nell’idea che il Paese è in sofferenza e ha bisogno di segnali certi”. A Cervia in provincia
di Ravenna, a margine dei lavori dell’assemblea organizzativa, la segretaria generale della Fiom-Cgil Francesca Re David chiede di fare in fretta sulla scelta del successore di Sergio Mattarella. “Da tempo la politica non fa una bella figura e i risultati della partecipazione al voto sono la prima dimostrazione”, prosegue la sindacalista chiedendo ai partiti di guardare “oltre alle loro percentuali, la percentuale di chi non va a votare”. Per questo, ribadisce, “è necessaria un’elezione in tempi rapidi e che dia il senso della gravità della condizione. Serve – conclude Re David – un segnale di capacità di priorità, altrimenti crescerebbe ancora la perditA di credibilità”.
ORE 11.13 – SALVINI RINGRAZIA BOSSI TRA GLI APPLAUSI
La riunione di Matteo Salvini con i senatori e i delegati regionali della Lega si è conclusa con una standing ovation per Umberto Bossi. Salvini ha ringraziato pubblicamente Bossi, che per partecipare all’elezione del Presidente della Repubblica è arrivato da Varese in macchina.
ORE 11.02 – MOLINARI (LEGA): “È BENE CHE DRAGHI RESTI PREMIER”
“Credo che l’incontro fra Draghi e Salvini sia stato molto cordiale nel senso che può esserci stato un confronto ma sul prosieguo della legislatura” perché “il nome del presidente della Repubblica lo fanno i partiti, non lo fa palazzo Chigi. È bene che Draghi resti a palazzo Chigi e per la presidenza della Repubblica poniamo dei nomi dell’area di
centrodestra, quindi personalità del mondo politico”. Lo ha affermato il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, entrando a Montecitorio per la riunione dei parlamentari della Lega.
ORE 10.51 – DI MAIO SCHERZA: “IO PREMIER? È TRADIZIONE…”
Luigi Di Maio di buon mattino alla Camera, per un giro di incontri coi fedelissimi. Il ministro degli Esteri ha visto tra gli altri il vicepresidente del M5S Luigi Gubitosa. Ai cronisti Di Maio risponde col sorriso, e poco più. “Aspettiamo che si incontrino i leader, oggi è in programma una nuova riunione tra Letta, Speranza e Conte”, dice a chi gli domanda se anche oggi nell’insalatiera finiranno molte schede bianche. Glissa anche sul suo futuro personale. “Si fa il mio nome per Palazzo Chigi? Come da tradizione…”, dice riferendosi ai boatos
parlamentari.
ORE 10.30 – INIZIATA RIUNIONE DELLA LEGA
È iniziata a Montecitorio la riunione tra Matteo Salvini, i senatori e i delegati regionali. Dopo ci sarà l’incontro con i deputati. Lo riferisce la Lega.
ORE 10.28 – QUARTAPELLE (PD): “VENTI DI GUERRA IN UCRAINA RICORDANO IMPORTANZA ATLANTISMO”
“La scelta del Presidente della Repubblica non ha solo ricadute interne. I venti di guerra che soffiano dall’Ucraina ci ricordano che all’Italia serve un o una Presidente della Repubblica chiaramente europeista, atlantista, senza ombre di ambiguità nel rapporto con la Russia”. Così su Twitter Lia Quartapelle, responsabile Affari internazionali e
Europa nella Segreteria del Pd.
ORE 10.28 – LEGA: “NESSUNA TRATTATIVA SUL GOVERNO CON DRAGHI”
“Non è in corso alcuna trattativa tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. È infondato e irrispettoso, per il Senatore Salvini e per il Presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere
pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo. A proposito di Quirinale, il Senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo.
Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”. Lo precisa la Lega in un anota.
ORE 10.09 – RICCIARDI: “CUNIAL IRRESPONSABILE”
“La parlamentare Cunial? Le si dà troppo risalto. Lei è oggi sulle prime pagine di tutti i giornali e invece andrebbe considerata come un esempio plastico di una parlamentare senza alcun senso di responsabilità”. Il professor Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza, ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital commenta le proteste della parlamentare Sara Cunial, fuori dall’aula durante le votazioni per il presidente della Repubblica perché non vaccinata. “La maggior parte degli italiani la ignora completamente. È
irresponsabile, comunica l’idea che i parlamentari siano oltre la legge, perché vuole entrare in un ambiente chiuso quindi a rischio senza essere vaccinata”, aggiunge.
ORE 9.56 – ROSATO (IV): “CHI VIENE NOMINATO MENO HA PIÙ POSSIBILITÀ”
“Il totonomi impazzirà in questi giorni, non aggiungerei altri elementi. Per esperienza i nomi che meno si fanno sono quelli che hanno più possibilità di essere eletti”. Così il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un’intervista a Il Piccolo. “Candidato di Italia Viva? Non c’è. L’elezione del capo dello Stato – aggiunge Rosato – non può essere la proposta di uno che piaccia più degli altri, ma è il punto di equilibrio tra oltre mille grandi elettori. Mai come stavolta dovrà essere una personalità capace di costruire un largo consenso”.
ORE 9.14 – RENZI: “CAPO DELLO STATO ABBIA PROFILO EUROPEISTA E ATLANTISTA”
“Sulla questione della collocazione internazionale dell’Italia non si scherza, Italia Viva non sosterrà candidati che non abbiano un profilo in purezza europeista e atlantista. Lo dico con chiarezza: su questo punto faremo le barricate”. Lo ha detto Matteo Renzi a Radio Leopolda, in diretta a “QuiriTalk” con il direttore Roberto Giachetti e L’editorialista del Corriere della Sera Francesco Verderami.