
DIRE – Seni ‘finti’, dai chirurghi plastici il consensus per una ‘Bellezza Naturale’
- 11 Aprile 2025
Roma – In risposta alle crescenti preoccupazioni per risultati dall’aspetto ‘innaturale’ e al numero sempre maggiore di interventi di revisione nella chirurgia estetica del seno, un gruppo di chirurghi plastici internazionali ha lanciato un nuovo documento comune, un consensus sulla ‘Bellezza Naturale del Seno’, presentato oggi a Milano. Con un settore della mastoplastica additiva che rappresenta ormai quasi 3 miliardi di dollari a livello globale, con una crescita annua del 7,5%, gli esperti avvertono che la tendenza verso “un’estetica esagerata, amplificata dai social media, rischia di anteporre le mode alla salute e all’armonia provocando pentimenti e re-interventi”. Il nuovo consensus propone un quadro scientifico per ottenere risultati naturali, personalizzati sull’anatomia di ogni donna e sul suo benessere a lungo termine.
LA BELLEZZA NATURALE È UNA QUESTIONE DI PROPORZIONI, NON DI TAGLIA
“La domanda di chirurgia estetica è in aumento, ma spesso è guidata da aspettative irrealistiche- ha detto Roy De Vita, chirurgo plastico e direttore del reparto presso l’Istituto dei Tumori Regina Elena di Roma- Molte donne arrivano al primo consulto chiedendo una marca o una forma di protesi vista su Instagram. Ma le protesi sono dispositivi medici, al pari di quelli ortopedici o cardiaci, non sono accessori. Scegliereste allo stesso modo una valvola cardiaca?”. Il consensus internazionale, promosso con il contributo non condizionante di Polytech, affronta sei delle aree più comunemente fraintese nella chirurgia del seno: dalla scelta dell’impianto alle aspettative delle pazienti, dai protocolli di sicurezza alla selezione delle strutture. Le raccomandazioni riflettono un cambiamento globale verso approcci personalizzati, basati sull’anatomia, che mirano a risultati naturali e duraturi.
UN ‘SENO NATURALE’ È QUESTIONE DI MATEMATICA
“Grande non significa bello- ha sottolineato nel suo intervento Patrick Mallucci, chirurgo plastico inglese della British association of plastic reconstructive and aesthetic surgeons e co-autore dello studio internazionale Ideal Breast Shape- La bellezza è una questione di proporzioni: in genere un rapporto di 45:55 tra il polo superiore e quello inferiore del seno. Questo crea una parte superiore leggermente concava e una parte inferiore piena e tondeggiante per un seno pieno ma armonioso. È geometria, non improvvisazione”. Il metodo ‘Natural Breast Beauty’, hanno fatto sapere gli esperti, consente una “maggiore precisione clinica” e va anche incontro ad un’altra fascia di richieste in aumento, segnalata dagli specialisti riuniti, che punta a risultati “più autentici” e non all’effetto ‘artefatto’. Un trend nascente anche legato alla delusione dopo interventi non in linea con le proprie aspettative. “Le pazienti vogliono sempre più apparire e sentirsi bene, ma senza eccessi e senza sentirsi giudicate”, ha aggiunto Mallucci.
MASTOPLASTICA ADDITIVA: UN MERCATO IN CRESCITA, MA ANCHE GLI INTERVENTI DI REVISIONE AUMENTANO
Il mercato globale delle protesi mammarie, intanto, ha raggiunto 2,78 miliardi di dollari nel 2024, con 890 milioni negli Stati Uniti e 1,89 miliardi nel resto del mondo. Si prevede che questa cifra raddoppierà entro il 2034, trainata sia da interventi ricostruttivi che estetici. In Italia negli ultimi venti mesi sono state impiantate 75.312 protesi mammarie per oltre 44mila pazienti. Le taglie di protesi preferite, ad oggi, dalle italiane sono in media quelle con un volume dai 250 ai 400 ml (che aumentano di una o due taglie il proprio seno), ma si registra un picco fino al 5,2% degli interventi con impianti di oltre i 550 ml (che corrispondono a quasi tre taglie in più del proprio seno) in alcune regioni come la Puglia, la Campania, la Sardegna e l’Umbria.
“Non è solo un business, è una responsabilità- ha commentato il professor Karsten Hemmrich, CEO di POLYTECH Health & Aesthetics ed ex chirurgo plastico- Stiamo assistendo a due grandi cambiamenti globali: le donne chiedono risultati più naturali e armoniosi e cresce la richiesta di sicurezza e rigore scientifico nella produzione dei dispositivi”. Il consensus, infine, rappresenta anche un appello contro i contenuti fuorvianti online: “I social media sono pieni di foto irrealistiche prima/dopo, confronti fai-da-te e promozioni di influencer- ha spiegato Mariangela Dal Prß, Managing Director Italia e Head of Sales Central Europe di POLYTECH- Vogliamo che le donne siano informate e consapevoli, non manipolate. A volte la scelta migliore è aspettare, o addirittura evitare del tutto l’intervento”. Ecco i sei punti del consensus: 1)Vorrei un seno più bello ma temo un aspetto ‘finto’ e troppo grande. È possibile avere un seno naturale con le protesi mammarie? Sì, è possibile. Il risultato migliore non è avere un seno grande ma in armonia con il proprio corpo. È importante avere una visione di insieme e valutare i parametri della bellezza naturale – le tecniche Nbb ‘natural breast beauty’ – che interpretano il crescente desiderio femminile di un effetto ‘non artificiale’ e tengono conto delle proporzioni del corpo e del rapporto tra i quadranti del seno, cioè tra polo superiore con quello inferiore (secondo NBB, il gold standard della proporzione perfetta è un rapporto 45:55). Inoltre la corretta proiezione e posizione dei capezzoli.
Prosegue il consensus: 2) La gente potrà notare che mi sono operata al seno? Non voglio essere giudicata. Le tecniche ‘nbb’ mirano a realizzare un aspetto naturale ma non invisibile. Alcune persone potrebbero quindi notare il cambiamento. Tuttavia il desiderio è di migliorare questa parte del corpo con la quale non si è a proprio agio. La decisione spetta a te ma devi essere sicura di questa scelta se sopraggiungono dubbi o fragilità è meglio attendere. 3) Quale è il modo migliore e più sicuro per scegliere il chirurgo plastico? La ricerca online e sui social è una componente ma il web è anche pieno di influencer/fake, pubblicità nascosta e immagini non sono realistiche. Ci sono dei parametri che possono aiutare: serve cercare il curriculum vitae del chirurgo e se non c’è online è bene riflettere. Inoltre, è importante che il chirurgo sia specializzato in chirurgia plastica e che aggiorni costantemente la propria formazione. È utile anche il confronto con il proprio medico, che può informarsi per te anche sulla struttura sanitaria, che deve essere autorizzata per gli interventi chirurgici di questo tipo. Infine il ‘passa parola’ delle pazienti precedenti che conosci direttamente. Fondamentali il livello di confidenza che si percepisce dalla prima visita, l’empatia, una buona comunicazione. Infine il prezzo: la scelta dell’operazione più economica pone il rischio concreto di qualità e sicurezza inferiori.
Prosegue ancora il consensus: 4) Sui social è pieno di informazioni sulle protesi ed è pieno di donne con bellissimi risultati. Posso scegliere io la marca e la taglia che mi piace? Sceglieresti tu la marca di protesi ortopediche o cardiache? Tutti i dispositivi medici sono strumenti chirurgici per i medici. A loro spetta la scelta, caso per caso. Non fidarti delle foto delle altre donne, siete tutte diverse, ognuna con la propria bellezza. Considera che scegliere protesi non idonee, ad esempio troppo grandi, presenta rischio maggiore di un re-intervento successivo. Spetta allo specialista interpretare con te la fattibilità e l’impianto migliore tra forme anatomiche o rotonde, superfici di diversi tipi e gel, classici o più leggeri. 5) Le protesi per il seno hanno una scadenza? Dopo quanto tempo è necessario rioperarsi? Come tutti i dispositivi medici impiantabili, le protesi mammarie non hanno una data di scadenza ma possono essere sostituite. Finché non si verificano complicanze e si eseguono regolarmente i controlli medici e la diagnostica per immagini, non c’è alcun motivo medico per sostituirle. Il reintervento è indicato in caso di complicazioni che comportano la rimozione o sostituzione delle protesi – ad esempio, la rottura o la contrattura capsulare severa, oppure se si decide di cambiare le protesi per motivi personali. Raccomandiamo di non trascurare mai le visite e le indagini annuali, non solo incentrate sulle protesi, dall’ecografia alla risonanza magnetica, ma anche di prevenzione dei tumori del seno, come la mammografia che può essere realizzata anche con le protesi. Non trascurarti. 6) Ci sono rischi in più per la salute quando si hanno le protesi mammarie? Una delle complicanze più spesso riscontrata è la contrattura capsulare, una reazione dei tessuti intorno al dispositivo. Un bravo chirurgo è in grado di ridurre tale evenienza, scegliendo protesi con superfici diverse e adottando tecniche operatorie e di sterilizzazione idonee. Numerosi studi scientifici mondiali hanno dimostrato invece che le protesi mammarie non aumentano il rischio di sviluppare un tumore al seno. Il rischio del linfoma anaplastico (BIA-ALCL),una malattia seria ma molto rara, risulta oggi meno allarmante di quanto paventato in precedenza. I dati dell’FDA indicano che la maggioranza dei casi è legata ad una marca di protesi che non è più sul mercato da oltre 6 anni e non c’è alcuna motivazione di sostituzione delle protesi in assenza di sintomatologia e di diagnosi di malattia.