Tokyo – Splendida doppietta di ori per l’Italia della marcia: Antonella Palmisano è medaglia d’oro nella 20 km di marcia ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 in 1h29″12. Medaglia d’argento per la colombiana Sandra Lorena Arenas, bronzo per la cinese Hong Liu. Un successo meritatissimo, in una gara condotta in testa fin dall’inizio all’Odori Park di Sapporo, che bissa quello di Massimo Stano nella prova maschile. Quello conquistato dalla 30enne pugliese è l’ottavo oro della delegazione italiana ai Giochi giapponesi, il quarto che arriva dall’atletica dopo i primi posti di Stano, Marcell Jacobs nei 100 metri e Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Eguagliato inoltre il record di medaglie azzurre in una singola edizione: sono 36, come a Los Angeles 1932 e Roma 1960.
“Penso che andrò a rivedere questa gara perché ancora non mi rendo conto, oggi è il giorno del mio compleanno e volevo che tutti i sacrifici fatti venissero ripagati in questa giornata. Negli ultimi 5 km ho sentito una grande energia dentro e tutte le persone che mi sono state vicine finora e che mi portavano avanti”. Così Antonella Palmisano, oro olimpico nella 20 km di marcia ai Giochi di Tokyo 2020.
“A maggio sono stata ferma 40 giorni e non vi nascondo che avevo paura di dovere rinunciare a questa gara, ma oggi ho voglia di sentire l’inno – ha aggiunto ai microfoni della Rai – Ieri Massimo (Stano, oro olimpico al maschile nella stessa distanza, ndr) mi ha fatto venire i brividi, stanotte l’ho sognato. È un periodo magico per l’Italia, sulla scia di Jacobs e Tamberi, ma anche degli Europei di calcio“.
Uno scatto a 4 km dalla fine la proietta verso l’oro olimpico nella 20 km di marcia, condotta in testa fin dall’inizio nell’Odori Park di Sapporo: Antonella Palmisano non poteva farsi un regalo migliore nel giorno del suo trentesimo compleanno. Nata a Mottola (provincia di Taranto) il 6 agosto 1991, l’azzurra fino al 2003 giocava a pallavolo ma poi si è convinta a praticare la marcia con un gruppo di ragazzi guidati a Mottola dal tecnico Tommaso Gentile.
Nel cassetto un diploma di grafico pubblicitario, nel suo ricco palmares giovanile sportivo brilla la vittoria in Coppa del Mondo juniores – risultato senza precedenti per un’azzurrina – a Chihuahua nel 2010. Dal 2012 vive a Roma e si allena sotto la guida di Patrizio Parcesepe, tecnico delle Fiamme Gialle, lo stesso di Massimo Stano, oro olimpico ieri nella stessa gara. Palmisano, che a Rio 2016 si era piazzata quarta, fu quinta ai Mondiali di Pechino 2015. Nel 2017 ha stabilito il record nazionale nei 10.000 su pista (41:57.29) e ha vinto la 20 km in Coppa Europa a Podebrady prima del bronzo ai Mondiali di Londra con 1h26:36, seconda azzurra di sempre, migliorandosi di oltre un minuto. Poi un altro bronzo agli Europei di Berlino, nel 2018.
Nello stesso anno, il 22 settembre, si sposa con Lorenzo Dessi, anche lui specialista della marcia e ora allenatore. Nel 2020 è diventata primatista italiana nei 10 km su strada con 41:28 a Modena e nel 2021 ha conquistato il successo per la seconda volta negli Europei a squadre, di nuovo a Podebrady. Il suo vezzo è gareggiare in ogni competizione con un fiore di feltro tra i capelli, spesso tricolore, realizzato dalla mamma.