

Roma – È di 59 vittime il bilancio del tragico incendio scoppiato nella discoteca ‘Pulse’ di Kocani, nell’est della Macedonia del Nord, la scorsa notte intorno alle 3. Circa 1500 si trovavano nel locale per assistere al concerto del duo hip-hop Dnk, molto amato dai giovani. Le fiamme sarebbero divampate dal tetto a causa di materiale pirotecnico presente sul palco. Secondo quanto riferito dal ministro della Sanità Arben Tarabari, i feriti circa 118, sono stati trasportati principalmente negli ospedali di Kocani e Stip. La maggior parte presenta gravi ustioni e intossicazioni. Il governo ha proclamato per il prossimo18 marzo una giornata di lutto nazionale. Intanto, il ministro dell’Interno Toshkovski, ha fatto sapere che gli organizzatori del concerto sono stati arrestati.
Secondo le prime notizie diffuse dalla tv, il locale presentava diverse irregolarità: l’uscita era una sola e la capienza regolare era di 700 persone, mentre al momento dell’incendio erano oltre il doppio.
“Desidero esprimere, a nome del Governo italiano e mio personale, la vicinanza e le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, ai feriti e alla Macedonia del Nord tutta, per la terribile tragedia avvenuta questa notte a Kocani. La Macedonia del Nord è una Nazione amica a cui l’Italia è particolarmente vicina in questo questo momento così difficile”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
“Ho appreso con grande dolore la triste notizia dell’incendio scoppiato nella località di Kocani e del pesante bilancio di vittime, molte delle quali giovani, che ha causato. In questa tragica circostanza, il popolo italiano partecipa con sentimenti di sincera solidarietà al lutto delle famiglie e augura pieno successo ai lavori di soccorso”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato alla presidente della Repubblica di Macedonia del Nord, Gordana Siljanovska-Davkova.