Roma – La famiglia li stava cercando disperatamente da martedì notte, ma per Lourdes María García, 34 anni, e la loro bambina di tre mesi non c’è stato niente da fare. La mamma e la sua piccola sono due delle quasi 100 vittime della Dana (Depresion Aislada en Niveles Altos) che ha investito la provincia di Valencia. Paiporta, con 25.300 abitanti, è stata una delle zone più colpite. Le strade la sera del 29 ottobre si sono riempite d’acqua, diventando come fiumi, le auto sono state trascinate via, si sono rotti muri e allagate e distrutte le abitazioni ai piani bassi. Molte persone sono salite sui tetti per trovare riparo, altri sono morti nell’attesa dei soccorsi o sono rimasti intrappolati nelle auto. Proprio come è successo a Lourdes e alla sua bimba. Sono state trascinate via dalla brutale forza della piena che le ha travolte mentre erano in macchina con Antonio Tarazona, 59 anni, il marito e padre, unico sopravvissuto alla tragedia. Si era messo in macchina con la famiglia proprio per sfuggire all’allarme meteo e raggiungere la città di Valencia.
A riportare la sua testimonianza è il quotidiano spagnolo El Pais: “L’auto ha iniziato a galleggiare. Siamo riusciti ad ancorarci ad un segnale, ho provato a uscire dal finestrino perché l’altezza dell’acqua era di un metro e mezzo, ma la forza era brutale. Lourdes e la bambina sono rimaste in macchina. La corrente ha cominciato a trascinare l’auto verso il basso e l’ultima cosa che ho visto è stata che chiedevano aiuto dal tetto dell’auto“. Dopo essersi salvato, il marito è rimasto per ore in un reparto di accoglienza: “Era impossibile” salvarle, “non potevo fare nulla”. Ieri sera alle 22:00 la guardia civile ha confermato il ritrovamento dei due corpi. La Spagna ha proclamato tre giorni di lutto nazionale. In campo sono scesi più di mille militari dell’Unità di emergenza per far fronte all’emergenza e ai danni causati dalla tempesta che si è abbattuta soprattutto sulla provincia di Valencia.