Ecco il programma di oggi targato Fano Jazz by The Sea 2021
- 27 Luglio 2021
Fano (PU) – Oggi la XXIX edizione di Fano Jazz By The Sea prosegue all’insegna di una delle figure iconiche del jazz europeo: il polistrumentista francese Michel Portal, che in esclusiva nazionale salirà sul Main Stage della Rocca Malatestiana (ore 21.15; biglietti posto unico intero 20 euro, ridotto 18 euro) coadiuvato dal pianista di origine serba Bojan Z, dal bassista Julien Herné e dal batterista Stéphane Galland. A rendere significativa la giornata sarà anche il primo appuntamento della sezione “Exodus”, di cui sarà protagonista il trombonista Filippo Vignato (Pinacoteca San Domenico, ore 18.30).
Due, invece, gli eventi al Jazz Village: alle 19.30 con i Satoyama e alle 23 con un inedito trio di dj, Francesco Colohan, Mr. Markio e Fabiè, che mescolerà world music, funk e hip hop. All’area concerti del Jazz Village e alla Pinacoteca San Domenico si accede dietro ritiro del tagliando disponibile sul sito o punti vendita di Liveticket (diritto di prenotazione obbligatoria 1 euro).
Alla veneranda età di 85 anni, Michel Portal è tuttora una delle personalità più geniali e originali del jazz di marca europea: a Fano si è ascoltato in precedenti occasioni, anche in coppia con il fisarmonicista connazionale Richard Galliano, ma c’è da star certi che anche questa volta saprà stupire il pubblico grazie ad una musica che, nell’assorbire molteplici ingredienti sonori e ritmici, riesce sempre a regalare belle sorprese.
Nato nel novembre 1935 a Bayonne, città basca situata nel dipartimento dei Pirenei, Michel Portal ha sviluppato la sua mirabile carriera artistica sia in ambito jazzistico che nel campo della musica contemporanea (ha collaborato con Karlheinz Stockhausen e con Pierre Boulez, tra gli altri), nonché come autore di musiche per il cinema, aggiudicandosi per tre volte il prestigioso premio César per la miglior colonna sonora.
Polistrumentista – suona vari tipi di clarinetti e sassofoni, oltre al bandoneon – e compositore ingegnoso, Portal ha pubblicato da poco l’album MP85, uno dei migliori in assoluto della sua discografia, nel quale compare il notevole pianista di origine serba Bojan Z che, insieme alla brillante ritmica costituita dal bassista elettrico Julien Herné e dal batterista Stéphane Galland, sarà al fianco del carismatico leader sul palco della Rocca. Musica dalle mille sfumature, rigorosa ma anche spumeggiante.
Per la sezione “Exodus Stage”, Filippo Vignato presenta All About Dreaming, performance per trombone solo concepita per adattarsi alle diverse dimensioni degli spazi che la ospitano: un dialogo essenziale e minimalista con gli echi, i riverberi e le risonanze del luogo da scoprire e ri-scoprire durante il concerto stesso. Il suo ideatore la descrive come “un’esperienza totalizzante per il musicista e per il pubblico, avvolti dallo stesso suono e dallo stesso spazio in una dimensione onirica senza tempo”. Nato nel 1987, Filippo Vignato è considerato uno dei più interessanti esponenti delle ultime generazioni di jazzisti italiani. Ha vinto il premio della critica Top Jazz come ‘Miglior Nuovo Talento’ nel 2016 per il suo debutto da leader con l’album Plastic Breath (Auand). All’atttività concertistica afficanca quella didattica e collabora con il mondo della danza contemporanea e dello storytelling. La sua visione della musica non ammette confini di genere: il processo rituale dell’improvvisazione è il tramite per toccare e coinvolgere il pubblico nel modo più profondo.
Attivi dal 2013, i Satoyama nascono dall’unione di quattro musicisti dai background differenti (Luca Benedetto alla tromba, Christian Russano alla chitarra elettrica, Marco Bellafiore al contrabbasso e Gabriele Luttino alla batteria) con l’obiettivo di creare una musica di confine, ricca di svariate influenze e suggestioni, rendendo difficile l’etichetta di genere. Jazz, contemporanea, musica classica, musiche tradizionali, ambient, soundtrack music, rock ed elettronica: il gruppo cerca, attraverso le singole personalità, il modo di far convivere tutto ciò e di creare una musica più sincera possibile. Nel 2020, appena prima dello scoppio della crisi pandemica del COVID 19, il quartetto piemontese ha compiuto un tour in Russia, dopo aver vinto un bando SIAE al quale ha partecipato con il sostegno di Fano Jazz Network.