“La pista ciclabile ritagliata in viale Adriatico, seppure a un solo senso e non adeguatamente protetta, probabilmente spesso invasa da auto in sosta ‘solo per un minuto’, è un provvedimento giusto perché restituisce agli utenti deboli una porzione delle strade cittadine e fa sperare che la mobilità sostenibile sia diventata nei fatti una priorità dell’amministrazione comunale”.
A sostenerlo è Enrico Tosi, da sempre in prima linea in favore della mobilità sostenibile: “Forse è stata anche la spinta ricevuta dalle città vicine – spiega Tosi -, ultima in ordine di tempo Senigallia, che ha fatto una scelta coraggiosa ma premiata dal consenso dei cittadini che qualche giorno fa, a migliaia, hanno affollato una grande piazza riqualificata in cui ora le persone possono incontrarsi e i bambini giocare senza il rischio di essere investiti”.
“A Fano il ritardo accumulato è notevole e purtroppo si continua a ritenere che strade e piazze siano di pertinenza, talora esclusiva, di automobili e motorini; che esista una sorta di diritto a parcheggiare sotto casa, magari a ridosso di monumenti e in luoghi di pregio; che le mura romane siano il posto giusto dove fare un parcheggio autorizzato; qualcuno poi continua a dire che il turismo si incentiva se una forma tutta particolare di “tolleranza” e di “buon senso” permette a chiunque di interpretare a proprio piacimento le regole, magari prendendosela con chi le deve far rispettare anche in base a imprescindibili norme di sicurezza”
“Possono aiutare – conclude Tosi – a fare scelte coraggiose, anche iniziative importanti come quella in programma a Fano per la “Settimana europea della mobilità sostenibile” che inizia venerdì 16 settembre, quando arriverà a Fano una carovana di almeno una sessantina di cicloturisti provenienti da tutta Italia che ora potranno passare lungo viale Adriatico su una pista ciclabile per giungere al Lido attraverso un ponte ciclopedonale e passeggiare in una zona che, si spera, presto diventi una vera e rispettata isola pedonale”.