Fano (PU) – “Nonostante avessimo mandato una lettera aperta all’assessorato alla Cultura dove chiedevamo di non citare il Festival Passaggi nel programma eventi 2017, poiché ancora non c’è nessun accordo, loro l’hanno addirittura inserito con tanto di date”. A parlare è Claudio Novelli, il direttore culturale del Festival, sorpreso dall’annuncio dell’amministrazione, che martedì scorso ha presentato gli eventi fanesi del 2017, inserendo nel programma l’evento in questione.
“Hanno annunciato luoghi e data di quella che sarà la quinta edizione come se fosse cosa fatta – spiega Novelli –, in realtà non è così. Siamo ancora nella fase delle trattative, per giunta assai in ritardo rispetto allo scorso anno. Il Comune mantiene un atteggiamento positivo, ma nel concreto siamo lontani dagli obiettivi che, insieme agli amministratori fanesi, avevamo concordato a giugno a fine Festival”.
Tra le cose che il direttore imputa agli amministratori fanesi, spicca quella del sostegno nella ricerca sponsor privati, fondamentali, a sua detta, per la riuscita di un festival di qualità. “Continuiamo ad essere soli nella difficile ricerca delle risorse economiche minime e indispensabili a garantire la fattibilità del Festival – sottolinea Novelli -. E di conseguenza, allo stato attuale, non siamo in grado di annunciare dove e quando si terrà Passaggi nel 2017. Sono problemi che, onestamente, alla quinta edizione non dovrebbero esserci; difficoltà che ci stanno facendo riflettere su quale sia la scelta migliore da compiere per continuare ad organizzare un evento che già ha avuto un grande riscontro sul territorio e che ha altrettanti margini di crescita a livello nazionale. Non sono io a dirlo ma anche le librerie coop. Durante l’edizione 2016 sono stati venduti più libri che durante festival di letteratura blasonati come quelli di Mantova e Pordenone”.
Manifestazione che, in sole 4 edizioni, è cresciuta a livello esponenziale raggiungendo il suo apice lo scorso anno dove è stata in grado, oltre di attirare grandi nomi di caratura nazionale, di far registrare il tutto esaurito durante ogni singolo appuntamento proposto. “Inoltre stiamo parlando di un evento senza scopo di lucro – conclude Novelli -, tutte le risorse che abbiamo vengono reinvestite sulla manifestazione, grazie anche al mondo del volontariato che si è mosso attorno all’evento. Proprio per la grande risposta che la città dà tutti gli anni al festival, Fano resta la prima opzione che continueremo a seguire, anche se non più l’unica. L’aspetto più importante per noi è la dimensione futura del festival e quindi dobbiamo trovare un territorio pronto a contribuire a renderlo sempre più blasonato e di qualità. Quello che vorrei fare capire è che Passaggi non è il festival di Fano, ma si tiene a Fano e noi, se le cose non cambieranno, siamo pronti a prendere tutte le decisioni che serviranno”.