Fanesi: “La nostra sanità è sotto attacco. Serfilippi ostaggio di Baldelli”
- 29 Maggio 2024
Fano (PU) – “La nostra sanità pubblica fanese è sotto attacco. Lo si evince dalle scelte della Regione Marche, interessata più ai contenitori che ai contenuti, più ai muri che alle persone, più alle nuove palazzine che ai medici e agli infermieri. Ovvero il cuore pulsante della sanità. L’ho detto a chiare lettere durante l’accorata conferenza stampa che si è tenuta martedì mattina proprio su questo tema, insieme al primario di senologia dell’ospedale Santa Croce – il dott. Cesare Magalotti – e il segretario del Pd Fano Renato Claudio Minardi. Una considerazione netta, la mia, anche per via della chiusura di Marche Nord, di certo un grave errore. Così ora siamo meno attrattivi, i medici se ne vanno, gli anestesisti pure, e le sale operatorie vengono chiuse”. Queste le parole del Candidato Sindaco per il Centrosinistra Cristian Fanesi.
“A evidenziare quest’ultima cosa – e con una certa preoccupazione – è stato proprio il dott. Magalotti, – sottolinea Cristian Fanesi – che da circa nove anni vive in prima persona le problematiche del nostro ospedale. “Quando sono arrivato il Santa Croce era più che dignitoso – ha affermato il primario -, e il livello era senz’altro alto. Oggi tra gli operatori c’è un malcontento spaventoso, e i cittadini se ne stanno accorgendo. Il nostro entusiasmo di medici resta intatto, ma è deprimente pensare agli investimenti sbagliati che non ci permettono di lavorare. A Fano ci sono dei cavalli da corsa molto veloci, ma bisogna lasciarli correre”.
“Come candidato a sindaco del centrosinistra, – spiega Fanesi – ma ancor più come cittadino, trovo vergognosa la continua chiusura delle sale operatorie dovuta alla fuga degli anestesisti: soltanto questo mese, nella ex Marche Nord, se ne sono andati sei. Dal 3 gennaio di sale operatorie ne è stata bloccata una, da luglio ne verranno chiuse altre tre. Così facendo si riduce pericolosamente la capacità dei medici di operare. Secondo la stima del dott. Magalotti verranno operate ogni settimana sedici donne in meno, costringendole a convivere ancora più a lungo con il tumore al seno. Dobbiamo fare subito qualcosa, è una questione di dignità”.
“Io, Magalotti e Minardi – afferma ancora il candidato Sindaco – ci siamo chiesti a cosa sia servito, da parte della Regione, investire denaro pubblico per la riduzione delle liste d’attesa, quando poi i tempi si allungano anche a causa della chiusura delle sale operatorie. Per non parlare degli scandalosi disservizi del Cup dei giorni scorsi, con il sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie pubbliche completamente paralizzato.
Altra scelta incomprensibile è quella di gettarsi a capofitto su nuove strutture, senza però sapere come verranno riempite. Ha detto bene il dott. Magalotti, che ha sarcasticamente ricordato che non saranno i muri a curare i pazienti, ma dei professionisti che al momento mancano, mentre quelli che ci sono se ne vanno, si licenziano, si fanno trasferire. E dire che una volta c’era la fila per venire a lavorare nel nostro ospedale. Ma non ci sono più le condizioni, a causa delle decisioni scellerate dell’amministrazione regionale. Eppure, insieme all’assessore Saltamartini vi sono anche altre due figure che si occupano di sanità, compreso l’assessore Baldelli, che tempo fa ha annunciato la nuova palazzina per le emergenze urgenze. Ma la priorità sono i contenuti, non i contenitori”.
“Ha ragione Minardi – dice Fanesi – quando afferma che la sanità fanese è allo sbando. Si sono susseguiti tre direttori generali in quasi un anno e mezzo, ma la situazione è peggiorata. Altro problema è il frazionamento delle strutture, sperpero di risorse a favore di piccoli ospedali. Presto Pesaro ne avrà uno nuovo, anche se sottodimensionato rispetto alle intenzioni iniziali. E Fano? Noi non possiamo restare al palo, abbiamo già fatto ricorso al Tar per i 50 posti di ortopedia che molto probabilmente sono stati sottratti a favore di una clinica privata a Pesaro. In tutto In tutto – chiede Fanesi – questo Serfilippi cosa sta facendo? In qualità di consigliere regionale di maggioranza non può che essere corresponsabile della chiusura di Marche Nord. Inoltre, l’aspirante sindaco della coalizione di centrodestra sta improntando la sua campagna elettorale anche sul tema della sanità pubblica, che l’amministrazione regionale sta distruggendo a favore del privato. Allora gli lancio apertamente una sfida: invece di rimanere ostaggio di Baldelli, ci facesse avere il tanto atteso atto aziendale prima delle elezioni. Dimostrerebbe così di tenere alla salute dei suoi concittadini, e che i suoi non sono soltanto slogan”.
“Vi ricordo – conclude – inoltre che prosegue il mio percorso di ascolto di associazioni e quartieri. Martedì sera mi troverete al Circolo Anziani di Sant’Orso e mercoledì sera a Gimarra, dalle 21, per prendere nota delle istanze di uno dei quartieri più importanti per il nostro tessuto cittadino”.