Fano (PU) – “Una polemica strumentale e di pessimo livello quella mossa dall’opposizione che, con una evidente sconnessione, avanza delle considerazioni illogiche”. Il sindaco Seri smonta le critiche uscite sulla stampa in merito nella strategia adottata per la candidatura di Fano a Capitale della Cultura Italiana 2022.
“L’opposizione mette sul piatto – afferma Seri – un’accusa esclusivamente strumentale, figlia della confusione e dell’incapacità di fare il bene della città. In questo attacco ritengo ci si Leg(g)a la motivazione della batosta che hanno riportato nell’ultima tornata elettorale del 2019”. Seri pone l’accento sulla grande sinergia e condivisione sviluppata con il territorio e con la città spiegando che: “Abbiamo posto le basi con ‘Orizzonte Fano 2030’, un percorso il cui cuore pulsante è stata proprio la partecipazione, tanto che tutta la comunità ha concorso a realizzare proposte per fare della Fano del domani, la città in cui tutti vorrebbero vivere. Sono state numerosi i momenti di analisi, i laboratori e i confronti che hanno portato a declinare un documento strategico con cui abbiamo orientato le scelte politiche e amministrative. Su queste corpose e soldi basi, abbiamo costruito la candidatura a Capitale della Cultura che ci ha visti protagonisti di un’azione intensa e di ampio respiro, affinché Fano si confrontasse con il palcoscenico che merita. Solo chi non vuol vedere la realtà non può riconoscere come quel lavoro sia stata la chiave di volta per valorizzare e continuare a mettere in rilievo il nostro grande patrimonio culturale e storico. Abbiamo lanciato numerose iniziative e ci stiamo impegnando per fare di Fano un laboratorio culturale a livello internazionale. Si pensi alla Nuova Biblioteca Federiciana, alla Fabbrica del Carnevale, all’acquisto dell’ex Filanda, al Teatro della Fortuna. Potrei continuare, ma ritengo che questi esempi siano sufficienti ai fanesi per fare la corretta valutazione. A questo aggiungo che ci siamo trovati a lavorare al dossier di candidatura in mezzo alla pandemia e con strumenti economici e finanziari esigui che ci hanno comunque vincolato nell’elaborazione delle nostre progettualità”.
Poi Seri rivolge la stoccata finale: “L’opposizione si contraddice da sola: da un lato ci accusa di non aver condiviso il progetto, dall’altro oggi accentua una spaccatura inutile che non produce risultati. La politica del contrario è valida solo a posteriori. Le forze di opposizione avrebbero potuto fornire un contributo valido nel momento in cui abbiamo iniziato il percorso di partecipazione. Ma è più facile puntare il dito, piuttosto che mettersi a testa bassa a lavorare per il bene di Fano. Nella mia visione c’è la continua voglia di attribuire a Fano una visione di ampio respiro con progetti ambiziosi, innovativi e vivaci. Ribadisco con grande onestà intellettuale che i fanesi non si meritano le polemiche da retrobottega”.