Fano Jazz By The Sea in archivio. Tutti i numeri della 24esima edizione
- 8 Agosto 2016
Fano (PU) – La XXIV edizione di Fano Jazz By The Sea si è conclusa da pochi giorni. Ancora è vivissimo nelle orecchie e negli occhi dei circa 3.500 partecipanti il ricordo della spettacolare esibizione alla Golena del Furlo di Acqualagna della formidabile No BS! Brass Band, ultimo atto di un Festival da incorniciare per questo e molti altri motivi.
Qualche numero di riferimento: 10 giorni di intensa programmazione, dal 22 al 31 luglio, 24 concerti, 80 musicisti, che raggiungono quota 130 con i concerti-aperitivo di Street Jazz In Town; 50 volontari, perlopiù giovani e studenti universitari, coinvolti nell’organizzazione in varie mansioni. Circa 11.700 le presenze complessive di pubblico stimate, fra appuntamenti a pagamento e gratuiti, con un incremento di quasi 3.000 spettatori rispetto al 2015. 3.587 i biglietti “staccati”, con una media di 407 spettatori a concerto (nel 2015 sono stati 352; la media nazionale è di 200). L’incasso complessivo lordo è stato di 57.773,99 Euro (con i collaterali 59.043,99 Euro ): oltre 20,000 Euro in più dello scorso anno. Il 70% del pubblico è risultato quest’anno provenire da fuori Città, con un tangibile impatto turistico. Dati complessivamente confortanti, che attestano l’ulteriore consolidamento di Fano Jazz By The Sea tra le proposte culturali, di spettacolo e turismo più rilevanti della città di Fano e dell’intera regione Marche.
Il Festival, organizzato da Fano Jazz Network e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Fano, con il sostegno del MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Marche e di altri Enti pubblici e privati, di associazioni del territorio e di sponsor privati – ha dunque visto in campo una macchina organizzativa complessa che, sotto la guida del Direttore Artistico Adriano Pedini, ha agito in modo altamente professionale dividendosi fra le varie location scelte quest’anno: Piazza XX Settembre, dove si è svolta l’affollatissima anteprima con Noa, Teatro della Fortuna, Corte Sant’Arcangelo, Chiesa di San Francesco, Pinacoteca San Domenico e infine, come s’è detto, la Golena del Furlo.
Artisticamente, questa XXIV edizione si è mossa fra proposte diversificate, ponendo sovente l’accento sulla spinta innovativa che tuttora, a distanza di oltre un secolo dalla sua nascita, caratterizza la musica jazz. In questo filone vanno ascritti i concerti del supertrio John Scofield – Brad Mehldau – Mark Guiliana, che ha fatto registrare il sold out la sera del 24 luglio al Teatro della Fortuna, dei Phronesis, alla prima apparizione italiana, del gruppo del contrabbassista svedese Lars Danielsson. Ampi e meritatissimi consensi sono andati pure ai sempreverdi Yellowjackets, al cubano Volcan Trio, al sassofonista Kenny Garrett, che nel finale del suo trascinante concerto ha trasformato il Teatro della Fortuna in una autentica dance hall, e allo Special Quartet di Roberto Gatto, non unica qualificata presenza italiana all’interno del fitto cartellone internazionale di Fano Jazz By The Sea 2016. A questo proposito, non avrebbe potuto avere miglior esordio la sezione “Gli echi della migrazione”, ospitata nella magica cornice della Pinacoteca San Domenico: le solo performances di Gavino Murgia, Michele Rabbia, Luca Aquino e Dimitri Grechi Espinoza hanno letteralmente incantato il pubblico, invitando a riflettere su una delle tematiche cruciali del nostro tempo. Sullo Young Stage, allestito in un’altra location decisamente suggestiva come la Chiesa San Francesco, si sono particolarmente distinti il gruppo del contrabbassista Matteo Bortone e il trio di pianisti Claudio Filippini, Giovanni Guidi e Mirko Signorile, riuniti attorno al meritorio progetto “Regala un pianoforte a L’Aquila”.
Durante le giornate del Festival ampio spazio ha avuto anche il jazz marchigiano, con menzione speciale all’inedito progetto multimediale “Blowin’ Up 50”, con l’esecuzione integrale delle musiche, mai prima suonate dal vivo, scritte dal pianista Herbie Hancock per il capolavoro di Michelangelo Antonioni Blow Up, di cui sono state anche proposte immagini rielaborate da due videomaker.
Al successo e alla piena riuscita di Fano Jazz By The Sea 2016 hanno contribuito molte altre iniziative: le mostre allestite a Palazzo Bracci Pagani, gli incontri con le arti visive al Foyer del Teatro, presentazioni di libri alla Mediateca Montanari, i concerti-aperitivo nei locali del Centro e del Lungomare, le escursioni di “Jazz In Onda” sul Caicco Regina Isabella. Partendo dalle rispettive specificità di intervento e istituzionali, hanno collaborato al Festival: Università degli Studi di Urbino – Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università di Urbino Carlo Bo, Esatour Opera & Music Travel, Liceo Artistico Apolloni di Fano, Conservatorio G. Rossini di Pesaro, Liceo Musicale Marconi di Pesaro, Centro Itaca-Cooperativa Crescere, Labirinto Cooperativa Sociale, Emergency, Catania Jazz “Jazz Marathon“, Associazione Gerico, Associazione Sponge, Fondazione Teatro della Fortuna, Music In – Service Audio e Back line, Back Stage, Cooperativa Comedia, Sistema Museo, Operatori Asur, numerosi locali del Centro Storico e del Lido (Lungomare Brozzi, Ciotola Cafè, Birrificio Renton, Caffè Centrale, Pino Bar, Atelier 54, Caffè Aurora/Al Vicolo, Bardan, Bob Bon Art Café, Civico 68).
Un risultato che è forte stimolo per poter già pensare al prossimo anno, alla XXV edizione di Fano Jazz By The Sea: l’appuntamento è fissato dal 22 al 30 luglio 2017.