Fano (PU) – Sabato 13 giugno, dopo un lungo e paziente restauro, è finalmente tornata nella sua chiesa di Santa Maria al ponte Metauro di Fano la grande tela d’altare (165 x 216 cm) raffigurante Sant’Antonio da Padova. Il suo ritorno è avvenuto in una chiesa gremita di gente e quando il dipinto è stato svelato dal Sindaco e da Piergiorgio Budassi, presidente dell’Archeoclub di Fano che ha finanziato il restauro, tutti sono rimasti stupiti dalla grazia, dall’armonia di colori e di forme di questo dipinto e, soprattutto, dalla dolcezza e dalla tenerezza che emana dallo scambio di sguardi tra Sant’Antonio e Gesù bambino.
È poi seguito l’intervento del sindaco Massimo Seri, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblica amministrazione e associazioni di volontariato. Hanno poi preso la parola le due restauratrici Paola Bartoletti e Maria Letizia Andreazzo, che hanno illustrato le varie fasi di restauro, a cui sono andati i ringraziamenti del parroco don Antonio Biagioli e di don Marco Presciutti, rappresentante del Vescovo, che ha richiamato il valore delle opere d’arte anche come testimonianze di devozione e di fede. Infine, a rendere onore al dipinto, anche una rappresentanza dell’associazione “La Pandolfaccia” che, per sua costituzione, ha un forte legame con tutte le vicende storiche che riguardano il Santuario di Santa Maria del ponte Metauro.
Prima di chiudere la cerimonia il sindaco, per conto dell’Amministrazione comunale che è proprietaria di questa tela d’altare, ha consegnato al parroco una targa da apporre accanto al dipinto che riporta le informazioni sul quadro e ricorda che il restauro è stato finanziato dall’Archeoclub di Fano.
A concludere l’invito del professor Budassi e del sindaco a una maggiore sensibilità e attenzione verso l’ingente patrimonio artistico della nostra città, a cui è seguito l’augurio che anche altri soggetti diventino promotori e sponsor di altri restauri, così da offrire ai cittadini e ai turisti un panorama di capolavori artistici sempre più ricco e interessante.