FANO – “Cerchiamo di proporre soluzioni a costo zero per contrastare la criminalità e aumentare la sicurezza per i cittadini, ma il Comune non muove un dito e continua nel suo torpore”. Con queste parole, il coordinatore direttivo Fano e delegato provinciale comparto sicurezza di FdI/An, Stefano Pollegioni, torna a risollevare il problema della criminalità nella città della Fortuna.
“Furti – continua Pollegioni -, scippi, anziani rapinati in casa, ci sono addirittura persone, come il signore che fabbricava armi celate all’interno di penne e torce arrestato qualche giorno fa, che sfruttano la paura dei cittadini per farci un business. Situazioni del genere sono un chiaro sintomo del fallimento di chi ci governa. Le forze dell’ordine, che non hanno colpe oggettive, contano tra le loro file sempre meno personale ed elementi sempre più avanti con l’età e i parlamentari che ci rappresentano a livello nazionale, utilizzano Fano come cassa di risonanza ma non fanno nulla per cercare di migliorare la situazione della sicurezza. Anche lo stesso Prefetto, che si sta impegnando con tutto se stesso, facendo tavoli tecnici, parlando di telecamere di sorveglianza, non è supportato dalle amministrazioni comunali e quindi fatica a tamponare la criminalità che attanaglia il nostro territorio. È ora di parlare seriamente del problema e cercare di cambiare le cose”.
Una delle proposte che sta avendo un ottimo riscontro da parte dei cittadini, secondo Fdi-An, in termini di unione e collaborazione con le forze dell’ordine, è “Il Controllo del Vicinato”, idea proposta dalla vice segretaria Fdi-An Fano, Letizia Conter, che però, non sta riscontrando la giusta attenzione dall’amministrazione fanese. “Il gruppo Controllo del Vicinato – spiega Conter – è nato su Facebook ad aprile 2016 e oggi conta ben 1367 membri. Lo scopo principale è quello di mettere insieme più persone, disposte a tenere gli occhi aperti e segnalare, prima alle forze dell’ordine, poi tramite il social network, eventuali episodi sospetti che possano far pensare a qualsiasi tipo di azione criminale. Così facendo, grazie a questa collaborazione, il piccolo contributo di ognuno forma una grande rete di controllo che può essere molto utile per la nostra sicurezza. Ci tengo a precisare che il ‘Controllo del Vicinato’ non è una mia idea, ma esiste un’associazione nazionale di volontari e soprattutto che non si tratta di ronde con cittadini armati di manganelli, ma solo del fatto di tenere gli occhi aperti e segnalare le anomalie. Quello che dispiace è che, a fronte del grande successo riscontrato tra i cittadini, scarso è stato l’interesse dimostrato dall’amministrazione comunale. Il 9 maggio scorso abbiamo avuto un incontro con l’assessore Mascarin, a cui hanno fatto seguito e-mail e colloqui telefonici, nei quali l’amministratore si era dimostrato interessato nella teoria, anche se nella pratica, alla fine, non è stato fatto nulla. Quello che vorremmo è che, come Pesaro, il comune presenti una richiesta di adesione all’associazione nazionale, o che perlomeno supporti il progetto ufficializzandolo in qualche modo, così da poter creare tavole rotonde, magari assieme alle forze dell’ordine dove i cittadini potrebbero partecipare e preparati ad affrontare le più svariate situazioni”.
Tutto tace insomma, secondo gli esponenti di FdI/An e un’ultima frecciata all’amministrazione comunale la tira lo stesso coordinatore Stefano Pollegioni: “Anche il Prefetto Luigi Pizzi, ha accolto di buon grado l’iniziativa, proponendola in una delle sue riunioni per la sicurezza, Pesaro ha subito fatto qualcosa di concreto, Fano invece continua con il suo torpore. Forse, come per il discorso della sanità, dovremmo chiedere l’autorizzazione non all’amministrazione comunale della nostra città ma al sindaco di Pesaro Matteo Ricci”