Pesaro – Gli utenti del servizio di maggior tutela residenti a Pesaro e nei Comuni della provincia stanno ricevendo in questi giorni le lettere da parte del proprio gestore che li invita a sottoscrivere l’offerta più conveniente sul libero mercato
La vigente normativa in materia di energia, gas e luce, dopo quattro rinvii, ha stabilito che il mercato tutelato verrà abolito con decorrenza 10 gennaio 2024. Ciò determina che chiunque abbia utenze, luce e gas, gestite dal mercato tutelato dovrà scegliere un nuovo operatore tra quelli presenti che operano sul mercato libero.
L’inizio del percorso che porterà alla fine del servizio di maggior tutela nel settore del gas è iniziato nel peggiore dei modi. Infatti, gli utenti del servizio di maggior tutela stanno ricevendo, in questi giorni, le lettere da parte del proprio gestore che li invita a sottoscrivere l’offerta più conveniente sul libero mercato tra quelle disponibili nel proprio pacchetto. Pena, in caso di mancata sottoscrizione, di ritrovarsi da gennaio con un contratto applicato in automatico, che sarà, quasi certamente, peggiorativo.
Il contenuto delle lettere è complicato, non facile da decifrare. Per di più offerte sono scritte con caratteri molto piccoli, corredate da sigle ai più ignote. Comprendere e scegliere non è affatto semplice.
Ma il vero capolavoro sono i tempi entro cui i cittadini devono accettare le offerte proposte loro dall’attuale gestore: alcune aziende non indicano nessuna scadenza, altre la fissano al 31 ottobre, altre il 10 ottobre, altre ancora il 5 ottobre (quando la lettera è stata recapitata il 29 settembre).
Federconsumatori – Pesaro Urbino per venire incontro ai cittadini promuove un incontro pubblico, aperto a tutti, che si terrà martedì 10 ottobre 2023 alle ore 17 nella Sala riunioni della CGIL “G. Di Vittorio” in Via Icaro 17 a Pesaro.
Siamo di fronte al caos totale, nonché a comportamenti aziendali di bassa furbizia, che puntano chiaramente a spingere gli utenti verso offerte meno convenienti o scelte affrettate.
Complici sono, da un lato, le disposizioni di ARERA, che hanno previsto un percorso che non tiene in sufficiente considerazione le tutele per gli utenti, lasciando incomprensibili margini di discrezionalità alle aziende. Queste ultime non si sono lasciate sfuggire l’opportunità di approfittare della situazione a proprio vantaggio. Dall’altro lato pesa l’assenza assoluta di comunicazioni istituzionali che il Governo si era impegnato a mettere in campo per aiutare i consumatori a gestire nel migliore dei modi questo complicato passaggio.
Federconsumatori chiede di fermare questo treno che ha già deragliato pochi metri fuori dalla stazione. È quanto mai necessario che il Consiglio dei Ministri assuma con urgenza una decisione formale di sospensione del passaggio dal mercato tutelato al libero mercato.