Pesaro (PU) – La Pro Loco di Candelara ha il piacere di invitare gli appassionati d’arte ed i turisti all’inaugurazione nel proprio bel paese di Candelara per visitare la mostra collettiva intitolata “Prospettiva inversa”, allestita presso la Sala del Capitano (all’interno del castello quattrocentesco). La collettiva ospita una selezione degli artisti della scuola pesarese e fanese che vogliono illustrare la vivacità di produzione artistica del territorio. Essa si compone di diverse sezioni: quella pittorica (Anna Rosa Basile, Giovanni Bellantuono, Michele Panicali, Paola Peroni , Pierluigi Piccinetti e Alessandro Tonti), quella grafica (A.I.I.A., Luciana Ceci, Paolo Del Signore, Mario Logli, Michele Panicali, Giordano Perelli, Paola Peroni), quella scultorea (Giovanni Gentiletti e Pierluigi Piccinetti) ed infine quella fotografica (Giovanni Gennari e Alessandro Marcucci Pinoli, detto Nani). La collettiva vuole rendere omaggio a Paola Peroni, prematuramente scomparsa. Saranno esposte anche le 24 lastre e stampe originali realizzate dai bambini della scuola elementare di Santa Maria dell’Arzilla in occasione della pubblicazione dell’ultimo libro “Un mondo di Emozioni” frutto dell’attività didattica in collaborazione con l’ A.I.I.A..
Inoltre, domenica 14 agosto sarà possibile visitare il museo PAC dalle 17.00 alle 19,30. Il Museo è posizionato alle spalle della Pieve di Santo Stefano. il Museo PAC è composto da varie sezioni. La prima è quella dell’arte tessile: nella sala sono esposti sei telai per la lavorazione delle coperte e tappeti in lana (l’ordito è già steso sui telai, pronto per ricevere la trama mentre i disegni sono conservati e si sta completando la catalogazione). Oggi in questa sala è inoltre conservato anche un telaio di fine Ottocento per la lavorazione della canapa che era tipica del laboratorio di Novilara ed altre tovaglie provenienti dallo stesso laboratorio.
Alle spalle di questa stanza è posizionato il magazzino dove è conservata la lana con le sue tante tonalità: è custodita in balle pronte per essere cardate. Fa meraviglia come questa lana, che ha più di venti anni, non presenti problemi di conservazione.
L’ultima sezione è quella dedicata alla sezione di ricamo, taglio e cucito. Sono presenti macchine da cucire industriali ed una storica a pedale. In mostra alcuni manufatti, progetti e disegni decorativi. Per il taglio e cucito si utilizzava il metodo “Fides”. All’interno una interessante campionatura di bottoni, rocchetti di fili, matasse di filo di lana, forbici dalle dimensioni e forme più svariate che raccontano il sapiente lavoro svolto in questo laboratorio. Sulle pareti si conservano ancor oggi immagini sacre e foto dei pontefici che ricordano la gestione religiosa del luogo, ma anche tanti diplomi e medaglie conseguiti durante l’attività lavorativa per la bellezza dei manufatti ottenuti. Naturalmente non poteva mancare uno spazio dedicato al lavoro di realizzazione di paramenti sacri o al loro rammendo.
Il Museo si completa con una selezione di foto storiche della vita lavorativa e sociale delle ragazze.
Per chi non è mai stato ha Candelara poi non si può non visitare: