Fano (PU) – Proposte, considerazioni, suggestioni. Il futuro dell’ex tratta ferroviaria Fano-Urbino è ancora avvolto da una nube di mistero che oggi prova a diradare la Fiab Marche, associazione che da sempre si batte per l’utilizzo dell’asse viario sotto forma di pista ciclabile. “La Regione Marche – si legge in una nota – ha trovato una soluzione razionale e soprattutto praticabile: una pista ciclabile lungo il sedime dell’ex ferrovia senza eliminare binari e traversine. Quindi, subito ci sarà un collegamento sicuro per ciclisti e pedoni e in futuro un treno turistico, se si realizzassero precise condizioni”.
Per Fiab quella della ciclabile resta l’unica soluzione percorribile anche perché “i finanziamenti per una buona metà della ciclabile sono già pronti, quelli per ripristinare e gestire un treno turistico no”. Ciclabile sì, ma con logica: “La pista – riprende Fiab – serve tra Rosciano e Fano, tra Cuccurano e Lucrezia, dove in pratica chi si muove a piedi o in bici rischia la vita; serve anche per attirare turisti desiderosi di apprezzare risorse e bellezze del territorio; sarebbe quindi inaccettabile impedire la riqualificazione e il riutilizzo di un bene collettivo abbandonato, in attesa di un treno che farebbe solo alcune corse all’anno, non si sa quando”. Dal punto di vista economico, ai 100 milioni stimati da Rfi per il ripristino della ferrovia se ne aggiungerebbero tanti altri per interventi urbanistici, per esempio nei 97 incroci tra binari e strade.
“E’ evidente – conclude Fiab – come la soluzione paventata dalla Regione sia quella giusta nonostante in consiglio comunale ci sia ancora chi continua ad opporsi”.