Fano (PU) – “Rassegno ufficialmente le mie dimissioni da Coordinatore Comunale di Forza Italia”.
Ad annunciarlo è il consigliere comunale Stefano Mirisola che rimarrà comunque in consiglio Comunale ma ha deciso di prendere le distanze da quello che, fino a questo momento, è stato il proprio partito.
“E’ una decisione molto sofferta – spiega Mirisola -, Il mio è stato un cammino tutto in salita. Sono entrato nel partito nel periodo delle divisioni interne che portarono alla debacle nel 2014, ho lavorato ricostruendo da prima la Sezione Giovani per poi prendere in mano la guida del Partito Principale che ho portato ad ottenere più del 50% dei tesserati della provincia di Pesaro e Urbino. Nella consapevolezza di aver dato tanto al partito, grazie anche al supporto dei miei compagni di viaggio, senza mai chiedere e avere nulla in cambio, come in tutte le navi anche da questa sarà il capitano l’ultimo ad abbandonare: dopo le varie uscite dovute alla poca chiarezza a livello nazionale, io ho cercato di battermi per il cambiamento dal basso ma purtroppo anche nella realtà locale, provinciale e regionale, devo constatare amaramente che ha la meglio il poltronismo, la ricerca di un ruolo di potere, di uno stipendio…anche qui vige unicamente il ‘dividi Et impera’, fatto senza guardare al bene dei cittadini. Lo dimostrano le scelte politiche, le candidature e tanto altro, come lo dimostrerà anche chi verrà dopo dopo di me, già scelto, per dare spazio ai soliti noti”.
“Arrivati a questo punto – aggiunge – preferisco non togliere tempo alla mia attività, alla mia compagna e a mia figlia per dare ossigeno a gente che non merita nulla e a cui va l’augurio di trovare un lavoro, che sicuramente, vista la loro voglia di campare di politica, sarebbe l’augurio più cattivo di sempre. Terminerò il mio mandato in consiglio comunale senza passare in nessun altro partito, nonostante in questi anni abbia ricevuto numerose richieste, sia a destra che a sinistra. Io però non tradisco né gli elettori né i miei ideali e soprattutto imparo dagli errori. Non seguirò le mode dei partiti che fanno delle sofferenze e delle problematiche dei cittadini il proprio cavallo di battaglia, con inutile populismo, solo per raccattare voti”. “La goccia che ha fatto traboccare il vaso – continua Mirisola – è stato il subdolo tentativo dell’ex assessore della giunta Aguzzi, Mauro Falcioni, di prendere decisioni per conto del partito, seguendo non il pensiero del direttivo locale, ma la sua personale ambizione. Infatti per decidere senza avere né ostacoli né contraddittorio, ha fatto consegnare una lista al commissario regionale Fiori dove sono stati indicati quattro nomi per formare un gruppo di ‘potere’ per prendere le decisioni in vista delle prossime amministrative: ci siamo io (d’obbligo in quanto coordinatore), lo stesso Falcioni, Cesarina De Sena (assente dal partito da anni) e Filippo Minardi (anche lui assente da inizio anno) non più facenti parte del direttivo. Ottenute le nomine, è stato fatto credere all’ignaro Minardi che le cariche di coordinatore comunale e provinciale erano state azzerate, che quindi Falcioni in quanto senior era a capo di un direttivo che voleva un determinato candidato. Così è stato inviato alla riunione (quella di mercoledì scorso) dove si doveva caldeggiare una certa candidatura, cosa assolutamente non decisa dal direttivo”.
“Tra l’altro – conclude – visto che il partito premia l’incoerenza, l’opportunismo e queste distorte dinamiche in questa mia scelta non sono stato lasciato solo: anche il coordinamento tutto, infatti, in questo preciso momento rassegna le sue dimissioni. Noi infatti abbiamo sempre sperato in un reale cambiamento, speriamo ancora in una coalizione di persone serie alternativa a questa sinistra che sta amministrando la città in maniera indecorosa. Abbiamo bisogno di persone che si mettano a disposizione del cittadino e non dei propri interessi”.