FOSSOMBRIONE – “Pronto ad attuare tutte le forme di controllo e a intraprendere anche iniziative drastiche e di natura giuridica, per impedire lo smantellamento dell’ospedale di Fossombrone”. Il sindaco Gabriele Bonci ha aperto con queste parole il consiglio comunale di ieri sera. L’oggetto del contendere, manco a dirlo, è la sanità ed il rischio che l’eventuale attivazione delle cure intermedie possa ridurre i posti letto, pur precari, di lungodegenza. “Negli ospedali di comunità – ha spiegato Bonci – come da delibera 139/2016 che troverà piena attuazione il 31 dicembre 2016, non sono previsti posti letto per la cura delle acuzie, posti letto di lungodegenza e nemmeno un punto di primo intervento per la gestione delle emergenze/urgenze, ma soltanto posti letto di cure intermedie a carico e gestione dei medici di medicina generale, i quali non sono ad oggi stati né formati né hanno l’esperienza necessaria per poter gestire una situazione così precaria e delicata. L’attivazione dei posti letto di cure intermedie rappresenterebbe l’inizio del totale azzeramento dei pur precari posti letto di lungodegenza e della chiusura del punto di primo intervento all’interno dell’ormai ex-ospedale di Fossombrone, già avviata con la riduzione da 30 a 18 posti letto a causa della turnazione ferie attualmente in programma e per cui, di fatto, con l’avviamento di tali cure intermedie si pregiudica ogni possibile ripristino dei posti letto tagliati per il mese di settembre”. Considerato che il sindaco, vista l’attuale situazione, non si sente in grado di provvedere, in modo soddisfacente alla tutela della salute pubblica, si dice pronto ad attuare ogni forma di azione pur di impedire lo smantellamento dell’ospedale di Fossombrone.