Fano (PU) – “Chissà se l’amministrazione Seri si ricorda che Torrette fa parte del comune di Fano?”. A chiederselo è la coordinatrice di Fratelli d’Italia Fano, Loretta Manocchi.
“Ebbene sì, – afferma la Manocchi – va ricordato che Torrette fa parte del comune di Fano, e nella visione che si ha della terza città delle Marche, questa deve essere totale e nel suo insieme non parziale e frammentaria. Torrette rappresenta i 2/3 dell’indotto turistico per il comune di Fano, ma ormai da toppi anni nessuna progettazione seria per il rilancio della frazione si è avuta. Interventi a spot e mancata di progettazione di lungo periodo, sono tali da determinare l’impoverimento, il degrado del litorale e delle attività commerciali che soffrono e che hanno portato in diversi alla chiusura. Ma tanti altri non vogliono e non vorrebbero essere costretti a farlo e non vogliono essere considerati la cenerentola della costa fanese”.
“In una missiva inviata – evidenzia la Manocchi – al comune di Fano di pochi giorni fa, gli operatori riuniti in un comitato, chiedevano l’intervento del comune per risolvere l’annosa questione dei parcheggi, che determinano importantissime criticità. Di tutta risposta il comune avrebbe replicato che non è affar suo, ma questioni privatistiche. E allora ci si chiede ma possibile che il comune che incamera migliaia e migliaia di euro con l’Imu sulle seconde case (circa 600.000) che in tantissimi hanno a Torrette, non debba occuparsi dei servizi da dare? Possibile che non si possa progettare un water front che preveda una lunga porzione di litorale da poter realizzare per stralci nel lungo periodo? Possibile che non si possa immaginare di apportare varianti al PRG? Peraltro, da poco presentato anche se parrebbe quello di altri tempi! La lottizzazione è ferma. Imprenditori che vorrebbero e potrebbero investire ne abbiamo?”
“Certo che sì, – ribadisce ancora la coordinatrice di Fratelli d’Italia – se avessero di fronte progetti concreti e realizzabili, e la chiara percezione dell’interessamento dell’amministrazione comunale atta a voler potenziare la zona. Ma l’immagine che oggi viene percepita è quella dell’abbandono e così mai nessun vorrà ivi investire. Il coinvolgimento di chi opera nel turismo avviene in modo secondario e solo dopo aver già predisposto i progetti, come per la ciclabile o il water front; questo andrebbe fatto prima però, perché raccolte le istanze ed il contributo di chi vive il territorio, è possibile predisporre progetti che, quando realizzati davvero rispondono alle esigenze e possano davvero rilanciare e potenziare il territorio”.
“Gli operatori turistici – conclude la Manocchi – a gran voce ci dicono non vogliamo morire! E del resto un turista ha detto bene quando ha affermato che a Torrette in quarant’anni non sono cresciuti nemmeno gli alberi!”