Fano (PU) – Chi tace acconsente. Almeno di solito. Ed il sospetto che il concetto possa valere anche sulla fusione tra Aset Spa e Marche Multiservizi è venuto ai più. Già perché sulla vicenda stanno intervenendo un po’ tutte le forze politiche e nel Pd si è creata una spaccatura importante ma in capo all’Aset tutto tace. Il presidente Paolo Reginelli, che negli ultimi giorni è intervenuto sugli olmi a Fenile e sull’app per la differenziata a Fossombrone, sulla fusione non ha proferito parola. C’è chi parla di fughe in avanti di Alberto Bacchiocchi del Pd pro fusione, chi richiede studi sulla fattibilità (alcuni dei sindaci che fanno parte della municipalizzata) chi invece ha ribadito che vuole mantenere Aset fanese (l’assessore fanese Samuele Mascarin). Ma il presidente di Aset Spa cosa vuole fare? Ci si aspettava una sua presa di posizione nel dibattito che è esploso in questi ultimi giorni anche perché non si sta parlando di pizza e fichi ma di una municipalizzata che vale milioni e milioni di euro e la cui fusione, o non fusione, può spostare gli equilibri politici di un’intera provincia e forse anche di più. E allora un comunicato stampa di Reginelli, dopo quello sugli olmi, ce lo saremmo aspettati per capire la sua posizione. Invece tutto tace.