Fano (PU) – Si è concluso, dopo diverse settimane di attività, il progetto estivo di cittadinanza attiva giovanile “Ci Sto? Affare Fatica! – Facciamo il bene comune”, alla quarta edizione, finanziato dalla Regione Marche e coordinato da CSV Marche ETS che ha visto la partecipazione anche del Comune di Fano. Le attività sono iniziate lo scorso 24 giugno, coinvolgendo diverse squadre di ragazzi e ragazze dai 14 ai 21 anni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 12.30 per cinque settimane. Con loro anche i tutor, giovani dai 22 ai 35 anni, che hanno coordinato settimanalmente le squadre. I ragazzi e le ragazze si sono impegnati attivamente per rendere più belli i loro territori e per la cura del bene comune, intesa non solo come cura dei luoghi fisici ma soprattutto del “fare insieme”, recuperando il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale e artigianale. Ogni gruppo di giovani è stato seguito in tutte le operazioni da volontari “maestri d’arte”, chiamati handyman, proprio per trasmettere loro le competenze tecniche e artigianali necessarie.
A Fano, i progetti hanno incluso:
Progetto Rocca Malatestiana & Giardini Biancheria: Sistemazione dei giardini e allestimento della platea per eventi presso la Rocca.
Progetto Scuola Torricelli: Trasloco dell’archivio scolastico e ritinteggiatura delle aule didattiche.
Progetto Rotatoria S. Orso: Ricoloritura della rotatoria e tinteggiatura dei cancelli della strada scolastica Montesi. –
Progetto Parco Bambini del Mondo: Trattamento protettivo e decorazione delle panchine.
Progetto CODMA: Trattamento protettivo e ritinteggiatura dei cancelli nell’area Codma.
“Fano deve essere orgogliosa dei suoi giovani – sottolinea il consigliere delegato alle Politiche Giovanili Davide Pieretti – personalmente, insieme all’assistente sociale referente del progetto, abbiamo seguito l’operato dei ragazzi e posso testimoniare che non si sono risparmiati. Hanno compreso bene che quello che stavano facendo era un contributo alla loro comunità e sono certa che lo difenderanno con molta più consapevolezza perché lo hanno curato proprio loro. È stato un modo diverso di passare la mattina, magari riducendo il tempo sui social ma dando priorità alla socializzazione e alla responsabilizzazione e credo che gli si debba veramente rendere merito di ciò. A nome di tutta la Comunità fanese, mi permetto di ringraziare davvero i nostri giovani perché sono davvero una grande scoperta in ogni iniziativa che li vede coinvolti”.