Fano (PU) – “Dove sono i dati on line sulla centralina installata alla Profilglass?” Se lo chiedono i consiglieri di Fano a 5 Stelle Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Roberta Ansuini che paragonano l’imponente opera situata nella zona industriale di Bellocchi ad un “soprammobile”.
“L’immobile – scrivono -, seppur pagato dalla ditta Profilglass – costa al Comune di Fano 15.000€ l’anno di manutenzione. A quanto pare, dopo ormai diversi mesi dalla sua tanto sbandierata posa, la centralina non è ancora completamente operativa perché sulla centralina non è stato ancora montato il campionatore delle PM10”.
“Se la cosa non fosse terribilmente seria – proseguono – ci sarebbe da ridere al solo pensiero della sfilata con convocazione di giornalisti e televisione a seguito di Seri, Mascarin, Minardi e assessore regionale all’ambiente, che qualche mese fa celebravano la purezza dell’aria. E la famosa promessa di poter consultare online tutti i dati rilevati a partire dal primo marzo? Non c’è nulla in rete”.
“Inoltre – incalzano – alla mancanza di trasparenza sui dati della qualità dell’aria va ad aggiungersi quella sui terreni. Infatti è caduta nel vuoto la nostra richiesta di chiarimenti sulla quantità di alluminio presente nel suolo. I nostri dubbi nascono dal fatto che in un documento ARPAM sulle analisi del terreno in una proprietà privata fatta nel settembre del 2014, si legge che il limite ammissibile di alluminio nei terreni è dello 0,5% cioè 5000 mg/kg. Pochi mesi dopo, in un altro documento sempre di ARPAM, nel dicembre del 2014, si legge che la quantità riscontrata di alluminio nel terreno di un’altra proprietà privata nella zona industriale di Bellocchi è di 17.609 mg/kg cioè dell’1,7%. Quindi parrebbe che i limiti indicati dalla stessa ARPAM sarebbero ampiamento superati”.
“Aspettiamo delucidazioni in merito – concludono i grillini -. Non vorremmo che si scoprisse tardivamente che i terreni degli scavi delle fondazioni dei nuovi permessi di costruire rilasciati per l’ampliamento, avessero superato i limiti inquinanti consentiti”.