Fano (PU) – “A Fano pedoni e ciclisti volano o, almeno, cercheranno di imparare a volare”. Massimo Ceresani inizia il suo intervento con sarcasmo per sottolineare la mancanza di attenzioni rivolte a pedoni e ciclisti. “Ciò grazie alla persistente segnaletica orizzontale che non tiene conto della loro esistenza. Ultima perla in ordine di tempo è stata quella perpetrata in via D. Alighieri. Dopo il decennio di una giunta che ha privilegiato l’auto dovunque e comunque, tanti cittadini fanesi si aspettavano dalla giunta Seri un cambio di rotta. Invece finora solo promesse di tavoli di lavoro allargati, sondaggi dell’utenza, il palliativo della futuribile ciclabile Pesaro-Senigallia, fino a perpetuare una segnaletica pericolosa ed anti-europea. Così intanto tanti pedoni e ciclisti sono prenotati per il Pronto Soccorso”.
“A parte la persistente ZTL in centro storico invece della totale chiusura al traffico, tutta l’utenza pedonal-ciclistica locale (già enorme, ma ampliabile con meno far-west stradale) si aspetterebbe inderogabili provvedimenti spicci e a basso costo, invece di inutili tratteggi delimitanti la esclusiva parcheggistica per auto. In tutte le strade a senso unico di ogni città evoluta e per direttiva europea si attuano Piani generali per Mobilità dolce. In poche città come Fano pedoni e ciclisti offrono invece le loro spalle al traffico motorizzato sulla carreggiata automobilistica. Esempi? Via Mariotti, via C. Rossi, via Giuglini, Via Veneto, via Aporti, via Cecconi, via Gentili, via Gabrielli, inizio di via Cavallotti, via Mura SanGallo e (ultima arrivata) via D. Alighieri. Le direttive europee e gli esempi virtuosi di città gemellate e viciniori restano tabù proprio nella nostra città. Rivolto un doveroso plauso alla nuova Giunta per la riasfaltatura in atto di molte strade, resterà però da verificare se a Fano (solo potenzialmente e sulla carta città molto vivibile) l’effetto di segnaletiche orizzontali e verticali inadeguate sia ascrivibile a Giunta, ad Assessore o a Dirigente di Settore”.