Fano (PU) – Tutta la forza organizzativa di ASI Comitato di Pesaro Urbino e l’esperienza di Ethica Center per la formazione di allenatori, ragazzi e risorse umane. Da settembre la società di calcio ‘Giovane Santorso’ di Fano potrà beneficiare di tutto questo grazie a una nuova collaborazione attraverso cui unire professionalità diverse, ma già legate tra loro dalla passione per lo sport e dalla consapevolezza di quanto esso possa essere formativo.
Queste tre realtà hanno dunque deciso di unire le forze per dare forma a una serie di iniziative all’insegna del movimento e del sano agonismo. Nello specifico, ASI metterà in campo il suo ‘know how’ attraverso progetti che si svilupperanno nel periodo invernale così come in quello estivo. Il sodalizio permetterà la creazione di eventi con l’obiettivo dell’agonismo, del movimento e della socializzazione.
Ethica Center metterà invece a disposizione diverse figure che consentirà alla Giovane Santorso di fare un salto di qualità su diversi fronti. Tra queste anche il direttore stesso di Ethica, lo psicoterapeuta, psicologo dello sport e formatore Sammy Marcantognini, che supervisionerà sotto il profilo didattico e metodologico l’attività dei responsabili di settore, così come quella degli allenatori dei singoli gruppi. Lo stesso varrà per i dirigenti, per promuovere la creazione di un ambiente funzionale alla crescita degli allievi. Insieme a lui Ethica Center farà ‘scendere in campo’ diverse figure professionali che, a intervalli regolari, organizzeranno delle attività in campo con l’allenatore e il suo gruppo. Tra queste figure vi sarà anche la presenza di un nutrizionista che periodicamente si occuperà della formazione di ragazzi e famiglie sui principi di una sana alimentazione.
“Posso soltanto essere entusiasta – ha dichiarato il presidente della Giovane Santorso Stefano Carboni – di aver trovato in ASI ed Ethica delle realtà profondamente preparate, come dimostrano già da anni a Fano e non solo. Con questo sodalizio siamo certi di migliorare ulteriormente sia il lato sportivo sia il lato umano dei nostri 300 ragazzi praticanti, preparandoli al meglio. Lo sport deve essere divertimento, e praticarlo permette di crescere sani. La parola che abbiamo messo al centro del progetto è ‘ambiente’, inteso non solo come spazio, che miglioreremo, ma soprattutto come persone che orbitano intorno ai ragazzi. Penso agli allenatori-educatori, ai dirigenti, ai genitori, ai compagni di squadra. L’impegno è di renderlo più positivo possibile affinché il talento, sportivo e non solo, possa trovare terreno fertile in cui crescere. Un ulteriore grazie va sicuramente a tutte quelle persone che, come me, hanno creduto diversi anni fa nel progetto di un nuovo settore giovanile, e che si impegnano con dedizione per raggiungere tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati”.