La pennichella fa bene
- 8 Settembre 2017
Fano (PU) – Nell’era della velocità, dei ritmi frenetici, prendersi ogni tanto delle pause è sempre più complicato. Il riposo pomeridiano o la cosiddetta “pennichella”, rispetto ai tempi passati, sta passando ormai di moda questo perché la rigidità degli orari della società di oggi ha un impatto determinante sulla regolazione dei ritmi biologici che si sono evoluti nel corso di migliaia di anni.
La pennichella, anche se per qualcuno può essere sintomo di eccessiva pigrizia, in realtà rappresenta un buon modo per rigenerare l’organismo dalla routine e dagli stress della quotidianità. Ad esempio, i neuropsicologi dell’Università del Saarland, in Germania, affermano che il riposino pomeridiano rappresenta un vero e proprio toccasana per la memoria (la cui potenza, si dice, aumenta addirittura di 5 volte). Gli americani della Sleep Foundation sostengono invece che la pennichella sia importante per migliorare la creatività degli individui, anche del 40%.
Alcuni ricercatori ancora hanno rilevato una relazione forte tra diverse patologie e l’asincronia tra ritmi cicardiani e sociali; per definire questa situazione usano il termine di “social jetleg”. È fondamentale riposare bene non solo nel momento della pennichella, che come sottolineato rappresenta una fase di recupero di energie, ma in generale dormire bene aiuta anche il nostro organismo. Dovete sapere che i danni provocati dalla mancanza cronica di sonno negli esseri umani sono molto importanti. Aumenta ad esempio, la reazione di anticipazione del cervello creando livelli elevati di ansia, si ha un decremento dei neurotrasmettitori che hanno la funzione di regolare l’umore, si ha un aumento della pressione sanguigna e una restrizione dei vasi sanguigni con minore afflusso di sangue al cervello e al cuore.
Uno studio sul sonno eseguito su 1.741 tra uomini e donne nel corso di 10/14 anni ha evidenziato che chi dorme meno di 6 ore a notte è più esposto addirittura al rischio di mortalità, anche quando si tiene conto di fattori quali diabete ed ipertensione.
Il disturbo del sonno può inoltre creare particolari scompensi per il nostro organismo, si dice che esiste una relazione tra carenza cronica di sonno e rischio di obesità, con la predilezione a scegliere alimenti a maggior contenuto calorico e con più carboidrati.
Possiamo fare uso della matematica dicendo che – sonno = – lucidità – salute – bellezza, perché inevitabilmente anche il nostro aspetto fisico ne risente, con il risultato di dover avere sempre a che fare con le famose “borse” sotto agli occhi.
Gli scienziati sottolineano che per fare un giusto riposino sono necessari all’incirca dai 30/45 minuti e l’orario preferibile è tra le 13 e le 15, tempi ideali per ricaricare le batterie ed essere performanti a livello cognitivo, fisico ed emotivo.
Possiamo riassumere in 5 punti fondamentali l’importanza del sonno dicendo che:
- Migliora l’attenzione: aiuta a ritrovare la giusta concentrazione per arrivare a fine giornata
- Riduce lo stress: Il sonnellino pomeridiano abbassa i livelli di cortisolo (noto come “ormone dello stress”); permette di ridurre così le tensioni e di diminuire il pericolo di malattie cardiache.
- Migliora le funzioni immunitarie: la pennichella aiuta il nostro sistema immunitario a respingere gli “invasori” principali (germi e batteri); i suoi effetti benefici si estendono anche alla pelle perché un buon sonnellino rigenera i nostri tessuti e ci fa sembrare più giovani e belli.
- Affina le abilità psicofisiche: il pisolino può essere utile anche ad alleviare la fatica, ripristinando così velocità e precisione. Durante la fase di riposo i livelli di ormone della crescita sono in aumento e riposarsi soprattutto dopo un’attività fisica particolarmente intensa, permette ai nostri muscoli di rilassarsi e “ripararsi” più in fretta.
- Acuisce la percezione sensoriale: è assolutamente normale quando si è particolarmente assonnati sentire gli occhi più stanchi e le orecchie più sensibili ai rumori. Lo sviluppo di molte abilità sensoriali dipende dalla capacità del cervello di creare nuove connessioni neurali che potrebbero essere rafforzate e stabilizzate durante il sonno.
Insomma il detto “chi dorme non piglia pesci” sembra qui essere sfatato, non a caso due menti geniali come Albert Einstein e Thomas Edison erano grandi sostenitori del riposo pomeridiano, se lo dicevano anche loro…
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