Fano (PU) – Oltre il danno, la beffa. Si potrebbe parafrasare così la storia di Achille Camilloni e di suo figlio, bimbo 14enne cerebroleso che frequenta la classe quinta elementare alla scuola Fabio Tombari di Bellocchi. Il danno è ovviamente la malattia che affligge l’adolescente, la beffa è quella subita dalla famiglia che proprio oggi ha ricevuto una lettera dai servizi sociali del Comune di Fano.
“Tempo fa – spiega Achille Camilloni – ho fatto richiesta per l’accesso al servizio di trasporto sociale per mio figlio, domanda che è stata accolta”. Fin qui tutto bene, se non fosse che “per usufruire del servizio – spiega Camilloni, che sui social ha subito condiviso la missiva –, attivo 5 giorni alla settimana, devo pagare due euro al giorno, una cifra che nella lettera viene definita ‘quota di compartecipazione’”.
“L’importo dovuto – si legge nella lettera – dovrà essere versato in rate trimestrali posticipate e sarà quantificato a seguito di rendicontazione delle ore effettivamente utilizzate, pertanto la prima fatturazione verrà inviata nel mese di gennaio 2017”. Facendo un calcolo approssimativo delle settimane di scuola rimanenti, la cifra da pagare, qualora il ragazzo riuscisse a frequentare tutti i giorni le lezioni, si aggira intorno ai 300 euro: “Non è tanto per la cifra – insiste Camilloni – ma di presa in giro, perché è di questo che si tratta, una vera e propria discriminazione che mio figlio e gli altri ragazzi disabili come lui non si meritano. Già mio figlio ha i suoi problemi – conclude Camilloni -, proprio oggi è stato dimesso dall’ospedale e di un ‘regalo’ così da parte dell’amministrazione avremmo fatto volentieri a meno”.