Fano (PU) – Continuano gli incontri e i focus nell’ambito della candidatura di Fano a Capitale Italiana della Cultura 2022, progetto ambizioso che coinvolge tutta la comunità cittadina perché pensato a misura d’uomo. Il prossimo appuntamento in programma è fissato per mercoledì 11 novembre quando in programma c’è una videoconferenza dal titolo “Ritorno a Fano”, un ritorno inteso come riscoperta della città, della sua storia, della sua identità.
Attraverso la piattaforma zoom, in un incontro aperto a tutta la cittadinanza (diretta sul canale Youtube del Comune di Fano e sulla pagina Facebook) e promosso da Giuditta Giardini, avvocato specializzato in diritto dei beni culturali, si confronteranno Ivan Antognozzi, Direttore della Fondazione Marche Cultura e autore del dossier di Candidatura, Roberta Capozucca, progettista culturale presso Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di Milano, Marco Sammicheli, Responsabile delle relazioni internazionali della Triennale Milano e Rachele Dubbini, Professore di Archeologia Classica all’Università degli Studi di Ferrara. Tutte figure legate a Fano per nascita o frequentazione ma che vivono e ricoprono ruoli di prestigio distante dalla Città della Fortuna, che il sindaco Massimo Seri ha voluto fortemente coinvolgere rendendo concreto il concetto di “Ritorno a Fano” per creare quella rete di competenze che possa far crescere il sistema Cultura della città.
“La sfida – spiega Massimo Seri, sindaco con delega alla Cultura del Comune di Fano – è quella di immaginare progetti culturali che portino Fano, la sua storia e il suo presente in un contesto nazionale, oltre la cinta muraria della Colonia Iulia, oltre la dimensione locale. Il dossier presentato per la candidatura ha immaginato un sentiero ideale per raggiungere l’obiettivo. Il primo passo spetta ai cittadini e a coloro i quali vivono la cittadinanza come partecipazione. Come in un gioco di rimandi, dovranno riscoprire la cultura fanese per riconoscersi e rilanciare i valori e le qualità di Fano”.
L’idea del ritorno, della riscoperta, della consapevolezza, ha un risvolto fisico e una dimensione spirituale, diventa sinonimo di rinascita per una Fano a volte sottovalutata, poco valorizzata o addirittura da inventare per competere, accogliere e stupire. Quello del sentirsi a casa è un meccanismo identitario per i fanesi vicini e lontani. È un progetto culturale che tocca l’archeologia, la manifattura locale, la cultura materiale delle imprese e degli artigiani, l’arte dei carristi, fino alla tradizione marinara. Nella candidatura della città di Fano, l’homo vitruvianus è prefigurazione dell’uomo rinascimentale, copula mundi, che contiene già dentro di sé anche un Ulisse in potenza, ossia un uomo che riscopre la sua casa con gli occhi di chi ha vissuto il mondo.
“Questa è la sfida del ritorno a Fano di figure e competenze – conclude il sindaco -, nonché della rinnovata consapevolezza da parte di chi vive la città quotidianamente. Riportare, ricongiungere, ricollegare Fano con il suo passato, il presente e il futuro”.
L’inizio dei lavori è previsto per le 17 con i saluti del sindaco cui seguirà questo programma:
17:05-17:20 – Comunità, appartenenza, valorizzazione: la candidatura di Fano a Capitale Italiana della Cultura 2022 (relatore Ivan Antognozzi)
PANEL: “RITORNARE” A FANO, Modera Giuditta Giardini
17:20-17:35 – Ritornare a Fano: cultura come driver di visione e sviluppo (relatore Roberto Capozucca)
17:35-17:50 – Riscoprire Fano: riportare la città nella mappa culturale italiana (relatore Marco Sammicheli)
17:50-18:05 – Ripensare Fano: un convegno e una mostra sull’Atleta Vittorioso verso un’archeologia globale, pubblica e partecipata per il territorio di Fano (relatore Rachele Dubbini
18:05-18:20 – Sessione di Domande e Risposte e conclusione