Fano (PU) – Meno due all’inaugurazione dell’ultimo tratto dell’Interquartieri, sale l’attesa in città ma salgono anche le perplessità. Prime fra tutte quelle dei residenti nei quartieri Paleotta, Via Fanella, Via Fornace e Viale Italia, via intersecate dalla nuova arteria, preoccupati per la pericolosità per veicoli e pedoni.
Dubbioso su alcune questioni logistiche anche il Movimento 5 Stelle di Fano che ha presentato un’interrogazione al sindaco Seri: “La nuova interquartieri – scrivono i consiglieri Hadar Omiccioli, Giovanni Fontana e Marta Ruggeri – canalizzerà il traffico in zone già ora molto trafficate e inadatte a un grande flusso di auto, come il quartiere Paleotta e l’incrocio tra via Girolamo da Fano e la Strada Adriatica. In questi anni – prosegue la nota a firma F5S – non ci si è minimamente preoccupati dell’impatto della nuove strada con le vecchie ed appare evidente come le intersezioni della nuova interquartieri con via Fanella e via Fornace siano altamente pericolose”.
La pericolosità, secondo i grillini, è rappresentata dal fatto che su Via Fanella il marciapiede termina davanti un muro “mentre l’inserimento con via Fornace – scrivono – risulta molto pericoloso poiché via Fornace è già una strada a doppio senso e ad alta percorrenza ma con una carreggiata ridottissima e l’inserimento stesso si trova in una zona con a fronte un altro incrocio pericolosissimo”.
Attenzione focalizzata poi anche su Viale Italia “il cui aumento di traffico, essendoci nei pressi asilo e scuola, sconvolgerà la vita dei cittadini”. Appare evidente dunque, secondo i pentastellati, apportare delle modifiche alla viabilità in tempi brevi, non più tardi di febbraio 2017: “Interroghiamo il sindaco – conclude la nota – per sapere se è d’accordo ad introdurre, nelle vie indicate, dei sensi unici implementando anche una corsia ciclo-pedonale, in modo da evitare futuri e probabili incidenti e se intende attivare i tecnici comunali affinché si possano, con specifici studi sulla viabilità locale, attuare altre eventuali soluzioni per raggiungere lo stesso obiettivo finale sopracitato”.