Ancona – “Sotto l’aspetto della lotta alla criminalità organizzata non bisogna fare l’errore di considerare Ancona come una città qualsiasi. Soltanto la presenza di due infrastrutture come il porto e il vicino aeroporto di Falconara, con un enorme flusso di merci e persone da vari angoli del mondo, dovrebbe favorire il potenziamento degli strumenti di controllo del territorio. Invece, se guardiamo alla Questura di Ancona, possiamo notare che da ormai oltre un trentennio si registra un costante ridimensionamento dell’organico a disposizione. Per una volta, dunque, mi trovo d’accordo con l’assessore Saltamartini e ritengo che il Partito Democratico debba collaborare con il governo regionale affinché, come peraltro già richiesto con un apposito atto ispettivo dal nostro consigliere Antonio Mastrovincenzo, il ministero dell’Interno investa risorse nel nostro territorio per quanto concerne personale e mezzi. Purtroppo sappiamo da tempo le Marche non sono più una regione immune all’infiltrazione di organizzazioni malavitose, ma a questa mutata fotografia del nostro territorio non è corrisposta una puntuale azione da parte dello Stato. La lotta al crimine organizzato, sia dal punto di vista repressivo che preventivo, non ha colore politico e le istituzioni devono agire in maniera unita per vincere sfide sempre più difficili e insidiose”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.