Fano (PU) – “Gli annunci sono aria fritta e, come tali, non fanno danni. Ma quello che i cittadini di Fano (e i turisti) hanno visto emergere dalle acque del mare di Sassonia lo scorso sabato rasenta il ridicolo”. Si è fatto attendere qualche giorno ma alla fine è arrivato il commento del Movimento 5 Stelle sul caso “scolmatori”.
“In una città a vocazione turistico-balneare – si legge in una nota -, nel 2018, non siamo neppure in grado di concludere in tempo per la stagione estiva il prolungamento degli scolmatori, che per di più si rivelano difettosi. L’inadeguatezza e il dilettantismo di un’amministrazione di tappabuchi sono venuti a galla insieme al serpentone pieno di liquami. E cosa dire delle scogliere che erodono la spiaggia e della mancanza di un sistema fognario in grado di separare le acque nere dalle acque piovane, garantendone una efficace depurazione anche nelle giornate di pioggia?”.
Il Movimento 5 Stelle, oltre che per l’amministrazione e l’assessore Cristian Fanesi, ne ha anche per Aset: “Al presidente – incalzano – che sostiene come il tubo si sia potuto disancorare solo perché i lavori non erano stati ancora consegnati, chiediamo: il progetto sulla base del quale sono stati effettuati i lavori prevedeva adeguati ancoraggi del ‘budello’ sottomarino? Se così non fosse, e se i suoi tecnici non avessero verificato l’adeguatezza del progetto da un punto di vista strutturale, allora lui, come primo responsabile, dovrebbe trarne le conseguenze e dimettersi. Le dimissioni si renderebbero necessarie, non perché ci sia stato l’errore (sbagliare è umano ed i tecnici possono rimediare) ma perché prendere in giro i cittadini è inaccettabile. Per quanto ci riguarda, abbiamo già chiesto copia del progetto mediante formale accesso agli atti, e non mancheremo di andare a fondo nella questione”.