Fano (PU) – Quale incentivo c’è nel definire un premio a risultato già raggiunto?” A chiederselo sono i consiglieri del Movimento 5 Stelle Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri e Giovanni Fontana, sotto la lette d’ingrandimento il presidente di Aset Spa, Paolo Reginelli, per cui l’amministrazione comunale ha previsto un incentivo “di produzione”. “Come tutti sappiamo – scrivono i grillini -, Aset Spa è una società partecipata ‘in house’, interamente pubblica, che fornisce ai cittadini dei Comuni soci alcuni servizi pubblici locali a rilevanza economica, tra cui i principali sono il servizio di igiene ambientale ed il servizio idrico integrato. Questo vuol dire che la missione di Aset Spa non è quella di produrre utili di impresa da suddividere tra i soci, ma di fornire i migliori servizi ai cittadini utenti al minor costo possibile. Nella realtà della delibera di premialità del presidente Aset non c’è alcun collegamento di causa-effetto tra i parametri economico finanziari proposti, con quelli che dovrebbero essere gli obiettivi fondamentali dell’azione di governo dell’azienda, sulla base del suo scopo sociale e della sua missione. Oltretutto é in contrasto con qualsiasi criterio incentivante. I risultati economici che Aset doveva raggiungere nel 2017 li ha già raggiunti. Senza voler esprimere alcun giudizio in merito all’operato della persona interessata, che sarà stato sicuramente valido, osserviamo semplicemente che questa pratica non è un incentivo, ma uno mero extracompenso che viene riconosciuto a posteriori, pratica espressamente vietata dall’art. 11, nono comma, lettera c) del D.Lgs 175/2016 (testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, meglio noto come decreto Madia). “c) il divieto di corrispondere gettoni di presenza o premi di risultato deliberati dopo lo svolgimento dell’attività, e il divieto di corrispondere trattamenti di fine mandato, ai componenti degli organi sociali”.