Pesaro – “Esprimiamo anzitutto il nostro dolore e la nostra incondizionata solidarietà alla giovane rimasta vittima delle violenza dei suoi genitori perché lesbica. Purtroppo casi come questo testimoniano quanto ancora sia arretrato un Paese dove l’identità sessuale e il diritto di amare liberamente un altro essere umano rappresentano non solo un limite per la felicità di tante persone, ma anche un rischio per la loro incolumità fisica. Casi come questo, dimostrano purtroppo che l’omofobia come ogni altra forma di violenza e discriminazione, oltre a essere una inaccettabile manifestazione di degrado sociale è un problema reale che tocca quotidianamente la vita di migliaia di cittadini. In tal senso, l’affossamento del Ddl Zan avvenuto poche settimane fa pesa come un macigno nella coscienza di chi ha ridicolizzato un dibattito serissimo e si è impegnato strenuamente affinché all’Italia fosse impedito di dotarsi di un provvedimento che la ponesse in linea con la migliore civiltà giuridica europea, facendone un Paese migliore in cui vivere e amare. Un vero e proprio dramma politico, sociale e culturale a cui andrà quanto prima posto riparo”.
Così i due consiglieri del Partito Democratico commentano l’episodio di violenza avvenuto a Pesaro, dove una giovane ventenne è stata picchiata in strada dai propri genitori perché lesbica.