Ancona – “Non ho alcuna intenzione di prestarmi alla polemica di un Matteo Salvini che, in confusione politica per l’irreversibile tracollo di consenso personale, cerca di strumentalizzare un mio post per guadagnare qualche ora di celebrità”.
Questa la perentoria replica del capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi alle accuse rivoltegli dal segretario nazionale della Lega Matteo Salvini e dalla Lega Marche circa una storia sul suo profilo Instagram che ritrae un’immagine capovolta dello stesso Salvini e Marine Le Pen.
“Solo la lettura fuorviante del leader della Lega e dei suoi epigoni locali – spiega il capogruppo dem – poteva interpretare in modo così distorto il significato di un post che voleva solamente sottolineare l’importanza storica della vittoria di Emmanuel Macron alle elezioni presidenziali francesi. Qualche giorno fa, infatti, in un talk show serale, proprio Salvini aveva parlato della grande opportunità che avrebbe rappresentato un eventuale successo di Marine Le Pen per “ribaltare” gli equilibri in Europa. L’affermazione di Macron, invece, ha letteralmente “ribaltato” Marine Le Pen e le speranze dello stesso Salvini. Da qui il significato del mio post. Ogni altra interpretazione è totalmente lontana dal mio sentire”.
“So bene – conclude Mangialardi – come Salvini e i leghisti marchigiani, i quali non hanno mai disdegnato i voti delle formazioni dell’estrema destra, vivano con grande disagio la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, visto che non hanno mai fatto mistero di non riconoscersi nei valori della Resistenza e della Costituzione. Con l’odierna boutade non hanno fatto altro che confermarlo, cercando di inquinare questa giornata con una polemica che non ha nessun fondamento. In ogni caso confermo a Salvini che oggi pomeriggio sarò in piazza con tante altre persone e con la bandiera della pace. E gli garantisco anche che nessuno di noi indosserà una maglietta con l’effigie di Putin. Quella la lasciamo volentieri a lui e ai leghisti”.