Fano (PU) – Polemiche, repliche e controrepliche. L’assessore all’Urbanistica Marco Paolini risponde alla candidata sindaca del M5S, Marta Ruggeri, in merito alla questione ex Molino Albani e Prg: “Non c’è stato nessun fallimento – precisa Paolini -. In questo mandato, superando molti ostacoli, si è avviata la fase di revisione del PRG vigente, innanzitutto rivoluzionando il metodo. E’ stata adottato un piano strategico partecipato quale fondamento delle scelte future, anche urbanistiche, è stato eseguito uno studio socio economico ampio e dettagliato, si sono avviate le analisi urbanistiche che hanno prodotto primi elaborati per trasferire gli esiti del piano strategico alla pianificazione urbanistica. Ora siamo alle limature finali di un altro passaggio importante che è l’atto che precisa le politiche urbanistiche del nuovo PRG sulla città pubblica e la definisce. Il lavoro – continua l’assessore -, come è ben noto, ha subito rallentamenti, sia per la mole dei problemi da risolvere, sia per il ritardo nel’attivazione di tutte le risorse necessarie, sia per evoluzioni normative (i nuovi adempimenti in materia antisismica) che hanno richiesto approfondimenti in corso d’opera. Così si è scelto di non andare in adozione negli ultimi mesi del mandato amministrativo. Pertanto la chiusura del piano avverrà nel prossimo mandato”.
Tornando poi sulla questione dell’ex Molino Albani e sulle affermazioni del Movimento 5 Stelle che non avrebbe presentato mozioni o proposte perché sicura che sarebbero bocciate, Paolini risponde così: “L’unica mozione proposta dal Movimento 5 Stelle in tema di pianificazione urbanistica in 5 anni di mandato è stata relativa ad indirizzi generali sulla revisione del prg, che erano già presenti e meglio espressi nei documenti approvati dalla maggioranza. Nulla di specifico insomma, soprattutto per l’ex Molini Albani. E anche se molte mozioni delle opposizioni sono state respinte in questo mandato, sono dell’opinione che sia comunque necessaria la coerenza tra azione amministrativa e polemica a mezzo stampa se si vuole essere credibili e non tacciati di mero strumentalismo. Una coerenza che sarebbe necessaria per chi si candida a governare una città”.
Rispetto ai contributi in termini di riflessioni e valutazioni che i cittadini vogliono fornire all’amministrazione, Paolini precisa: “Ho sempre ricevuto e ascoltato tutti. Sullo specifico dell’ex Molino Albani, credo che la posizione della soprintendenza, recentemente espressa, costituisca un chiaro giudizio di merito, indicando la non tutela del manufatto e la necessità della conservazione della memoria attraverso una raccolta documentale”.