Fano (PU) – Tacciata dalla lista Noi Città di fare troppo l’esperta ora che si entra in campagna elettorale, Marta Ruggeri, candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, replica difendendo il suo ruolo.
“Sono insegnante di lettere al liceo – scrive in una nota – e ho sviluppato competenze amministrative nei quasi 5 anni di opposizione in consiglio comunale, certamente non sono una tuttologa ma candidandomi a guidare politicamente la città è naturale che i contributi e le idee che rilancio riguardino tutti i temi di Fano, dal bilancio alla cultura, dal commercio alle altre mille tematiche su cui un buon sindaco dove esprimersi con competenza. L’attacco e personale che ho ricevuto dalla lista civica del sindaco, che costituisce la prima scorretta e grave caduta di stile di questa campagna elettorale, evidentemente è motivato dalla paura che si respira a palazzo”.
“Nel merito delle questioni, proprio oggi è stata consegnata dal Governo nazionale la prima card del reddito di cittadinanza, a dimostrazione che noi del Movimento 5 Stelle facciamo ciò che diciamo e così sarà anche per il buono familiare per bambini (non bonus bebè), che prevede oltre a un aiuto alla nascita di un figlio una serie di agevolazioni per le famiglie con bambini”.
Questione ex Molino Albani: “La Sovrintendenza – scrive Ruggeri -, intervenuta tardivamente, si è espressa evitando di bloccare la demolizione perché la struttura era in degrado, non certo perché non fosse un manufatto di archeologia industriale con un valore di memoria storica”.
Argomento del dibattito anche la proposta del M5S di un mercato stabile al coperto di prodotti agricoli e generi alimentari. “Rispetto al nostro disegno – conclude Ruggeri -, l’iniziativa affine citata da Noi Città è parziale ma soprattutto le altre manifestazioni, per la loro cadenza annuale e per i contenuti, sono tutt’altra cosa, utile solamente a indicare il livello di confusione raggiunto dalla lista. Io la faccia ce la metto, al contrario di chi non firma un attacco del genere perché per le scorrettezze è meglio lanciare il sasso e nascondere la mano. Ma il sindaco lo conosciamo tutti e venendo dalla sua lista civica questa confusa uscita è politicamente attribuibile a lui”.