Fano – “Fano, piccolo gioiello tra mare e collina a vocazione turistica dove gli avventori possono visitare la bellissima flora selvatica e graziosi murales su tutti i monumenti cittadini, dove possono godere della quiete, poiché ogni forma di musica e d’intrattenimento è vietata, dove la compagnia insistente e minacciosa degli immigrati rallegra ogni angolo della città, dove infine, vista la qualità dell’accoglienza il comune, tramite multe, fa un prelievo forzoso come mancia”. Ironizzano, Domenico Carbone, vice coordinatore provinciale FI Giovani e Stefano Mirisola, Consigliere Comunale FI Fano. Critici verso l’amministrazione comunale, colpevole a loro avviso di non fare abbastanza per incentivare il turismo. “Cosa ha fatto realmente l’amministrazione questa estate se non spendere soldi per svendere la propria identità andando dietro al target romagnolo della notte rosa che non ci appartiene?Anziché puntare su un brand tutto Fanese, già sperimentato, come la Fano dei Cesari che potrebbe essere una festa ideale per tutti, per i ragazzi e le famiglie, e insieme al Carnevale invernale diventerebbero il binomio su cui si potrebbe basare un serio calendario degli eventi facendo diventare Fano una meta turistica a livello regionale e nazionale ridando respiro all’economia locale”. “La vicina Pesaro – aggiungono – dove il sindaco Ricci, grande venditore, ha saputo far diventare famoso il capoluogo pur non avendo nessuna peculiarità, ma sapendosi inventare diversi brand, dovrebbe insegnarci qualcosa ma purtroppo i nostri amministratori sono complici poiché svendono Fano e il suo turismo a favore del PD provinciale. Del resto non si possono avere aspettative su chi spende soldi pubblici per cambiare dei lampioni totalmente fuori contesto, allontanandosi da un possibile progetto di riqualificazione totale del verde e dell’arredamento urbano del lungomare fanese. Perché non si è ripartito dallo stile del ponte che collega lido e Sassonia per dare continuità estetica alla spiaggia di ponente e di levante? Era necessario azzerare ciò che già stato fatto da un’amministrazione solo perché di centrodestra? Purtroppo quando l’amministrazione si deciderà a fare qualcosa sarà già troppo tardi ed avrà già decretato la morte del turismo e del commercio fanese”.