Montalbini. “Come può un algoritmo aiutare i malati?”
- 3 Agosto 2016
Fano (PU) – “In questi caldi giorni d’estate ecco lanciato il nuovo tormentone sanitario: l’algoritmo del Presidente Ceriscioli per trovare il sito del nuovo ospedale unico”. Ad intervenire è il segretario comunale Fdi-An Andrea Montalbini.
“All’inizio avevo pensato ad un colpo di sole o ad un pesce d’aprile estivo ed invece non è uno scherzo, il destino della sanità pubblica della nostra Provincia è affidato ad una applicazione. Quando penso alle apps mi vengono in mente quei programmi scaricati su smartphones o tablets per trovarsi un albergo, per calcolare le calorie bruciate durante una camminata, o per vedere una ricetta per il riso allo zafferano, ma pensare che un algoritmo o come è stata definita una applicazione possa decidere il futuro della nostra sanità mi pare una follia”.
“La sanità pubblica della nostra provincia non ha bisogno di una app che sappia individuare il sito per un nuovo ospedale ma necessita di: investimenti sugli ospedali già presenti (e basta con le chiusure dei nosocomi!); integrazione tra le strutture sanitarie esistenti; maggiori posti letto visto che i reparti scoppiano di malati; pronto soccorso efficienti dove non occorra aspettare una giornata per essere visitati e dove non si vedano i corridoi pieni di malati sui lettini; maggiori investimenti sul personale che ormai sottodimensionato nonostante la buona volontà non può rispondere ai bisogni dei malati. L’ospedale unico è una chimera, costerà tantissimi soldi e non risolverà i problemi della mobilità passiva (soprattutto verso l’Emilia Romagna) della mancanza di posti letti e di personale. La politica non riesce a trovare una scelta condivisa sul nuovo sito perché quasi tutti hanno capito che il nuovo ospedale provinciale è uno specchietto per le allodole che non migliorerà la situazione dei malati”.
“Vorrei comunque chiedere al presidente Ceriscioli se abbia capito che il suo ruolo non è quello di insegnare la matematica ai cittadini ma quello di tutelare e salvaguardare la salute dei malati. L’utilizzo della applicazione sventolato da Cerisicioli certifica, se mai fosse stato necessario, il fallimento della politica del partito di maggioranza in Regione, ossia il Partito Democratico, nella gestione della sanità pubblica”.
“Inoltre chiedo al presidente Ceriscioli se possa interrogare il suo algoritmo e mi possa indicare: come mai il vice presidente del Consiglio Regionale Minardi ancora rivesta il doppio ruolo di consigliere regionale e comunale visto che lo statuto del Pd lo vieta; come mai il Partito Democratico fanese riunitosi alcuni giorni fa a San Lazzaro abbia ancora una volta ribadito che il miglior sito sia Fosso Sejore; come mai non è stato usato un algoritmo per comprendere come integrare le strutture sanitarie esistenti e potenziarle al posto di chiuderle; come mai l’algoritmo non abbia fatto notare che nella nostra provincia i posti letto per abitante sono i minori di tutta la Regione Marche e con il nuovo ospedale i posti letto verranno ridotti; come mai l’algoritmo non abbia valutato con uno studio epidemiologico le maggiori patologie dei cittadini della provincia ed effettuato investimenti a riguardo rendendo pubblici i dati (ricordo che la utilissima camera iperbarica di Fano non è stata accreditata); come mai la struttura dell’ex ospedaletto di proprietà pubblica rimane abbandonata mentre alcuni servizi sanitari sono in affitto. Potrei continuare ma ho paura che con tutte queste domande l’algoritmo possa andare in tilt e che l’applicazione si ‘impalli’ obbligando il presidente a resettare il sistema”.
“Non abbiamo bisogno di un ospedale nuovo ma abbiamo bisogno di far funzionare quelli esistenti e di mantenere strutture sanitarie nei territori, vicino ai cittadini anche quelli più disagiati dell’entroterra”.
“Ma vi è una strana coincidenza temporale: la Regione Marche ha deciso di smantellare i pronto soccorso dell’entroterra con un atto emesso a Natale 2015. Ora il sito verrà deciso nel culmine delle vacanze estive ossia come ha affermato Ceriscioli entro Ferragosto. Ci sembra che l’algoritmo una cosa l’abbia fatta bene: calcolare il periodo in cui i cittadini sono in ferie e poco attenti alle tematiche della sanità. Anche per questa ragione non va solo bocciato l’algoritmo ma l’intero piano sanitario regionale con il fantasma dell’Ospedale Unico”.