Fano (PU) – “A Fano la balneazione è vietata a giorni alterni così come avveniva prima e questo nonostante a gennaio Aset e amministrazione avessero annunciato che entro la primavera sarebbe entrato in funzione il nuovo scolmatore”. Il Movimento 5 Stelle torna a parlare della qualità delle acque in Sassonia dopo l’ennesimo divieto di fare il bagno apparso nei giorni scorsi e dopo che poche settimana fa il presidente Aset Spa, Paolo Reginelli, aveva affermato che il tubo era emerso in superficie solo perché i lavori non erano stati ancora consegnati e la mareggiata che aveva provocato il guaio era accaduta prima del collaudo dell’impianto.“Dopo questa giustificazione – scrive il M5S – il 19 luglio il presidente ammette che gli ancoraggi utilizzati per tenere il tubo sul fondo marino non erano efficaci e quindi dovranno essere sostituiti con altri in cemento armato. Ma il problema non era stato già risolto? Si va avanti a tentativi? Infine, rispondendo alle nostre legittime osservazioni in merito al ritardo nella consegna dell’opera, Reginelli accampa la scusa del ritrovamento dell’ordigno bellico e dell’allaccio alla rete elettrica delle pompe, non ricordando che, appena 2 giorni prima, aveva fatto intendere che il progetto era sbagliato, dichiarando che per porre rimedio hanno dovuto in tutta fretta ordinare dei nuovi ancoraggi su misura per il tubo, che richiederebbero 40 giorni di tempo per la consegna. Se per progettare e costruire i nuovi ancoraggi occorre questo tempo, tutto fa supporre che il ritardo accumulato, ed il conseguente danno alla stagione balneare fanese, sia dovuto soprattutto ad una progettazione dell’opera quantomeno approssimativa, e ad una carenza di controllo da parte del committente Aset spa. Sbagliare può succedere – concludono i grillini – ma bisognerebbe avere l’umiltà di ammetterlo. Se invece Reginelli ritiene che l’Aset abbia operato con la dovuta diligenza, ci dica di chi è la colpa di questo disatro”.