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Fano (PU) – Uno spazio non casuale, i giardini antistanti la Mediateca Montanari, luogo di cultura, per un omaggio doveroso alla memoria, per anni trascurata, delle vittime delle foibe e dei tanti italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia costretti ad abbandonare la propria terra dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Il loro ricordo avrà la forma di una panchina tricolore, inaugurata oggi pomeriggio nei giardini di piazza Amiani alla presenza del vicesindaco Loretta Manocchi, dell’assessore alla Cultura Lucia Tarsi e del presidente del Consiglio comunale Francesco Cavalieri.
L’iniziativa, promossa dal consigliere comunale Maria Flora Giammarioli in collaborazione con il collega Marco Bavosi e il ‘Comitato 10 Febbraio’, ha visto il coinvolgimento della classe 3B, corso Design dei metalli e dell’oreficeria, del liceo Nolfi-Apolloni: sono stati gli alunni Lorenzo Capodagli, Nicole Pierpaoli, Ludovica Brunetti, Alessandro Sordoni e Francesco Costanzo, coordinati dalla prof.ssa Anna Angeloni, a realizzare la targa, con la significativa forma di una foiba, che campeggia al centro della panchina. “Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, abbiamo riportato alla memoria una pagina dolorosa della nostra storia per troppo tempo dimenticata – ha detto il vicesindaco Loretta Manocchi – Quella giornata, come quella odierna, cancella una volta per tutte la congiura del silenzio che per decenni ha avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo giuliano-dalmata nell’oblio”. “Questa non è una vicenda che appartiene ad una piccola zona di confine o a quel che resta dell’esodo di quel popolo – ha proseguito il vicesindaco – ma è una storia che appartiene a tutta l’Italia ed è tutta l’Italia che deve avere la possibilità e l’occasione di ricordare. E’ proprio a tal proposito che oggi inauguriamo un segno tangibile di quegli eventi. Ringrazio gli studenti che si sono impegnati in prima persona: non solo hanno realizzato l’oggetto ma sono stati protagonisti di un percorso di approfondimento e conoscenza della nostra storia, dando forma e sostanza al ricordo”.
“Penso che questa panchina sia un’idea geniale – ha invece commentato l’assessore Tarsi – perché darà modo a chi siederà su di essa di ricordare le decine di migliaia di persone che lasciarono le proprie case e subirono anche l’onta di vedersi emarginati in quella che era la loro patria. Un ricordo, quindi, non solo di chi fu precipitato nelle cavità carsiche ma anche dei tantissimi esuli feriti nello spirito e nella psiche”. “A chi si chiede quale sia il miglior antidoto contro la barbarie umana – conclude l’assessore Tarsi – rispondo con le parole di Liliana Segre: ‘Studiare la storia fino in fondo’ in modo che non esistano periodi più o meno importanti. Solo la storia nella sua interessa, infatti, può renderci cittadini migliori ed ecco perché la collocazione della panchina davanti ad un luogo della cultura come la MeMo ha un enorme significato”. “Un’opera fatta dai giovani e dedicata ai giovani” ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale Francesco Cavalieri. La conclusione ai consiglieri Maria Flora Giammarioli e Marco Bavosi: “Un grazie sincero per la collaborazione va anche all’assessore Alessio Curzi – hanno detto in coro – Questa installazione è uno spunto di riflessione e un monito, per conoscere gli errori della storia e non ripeterli più”.
Piazza Amiani – Inaugurata panchina tricolore per ricordare i martiri delle foibe
Piazza Amiani – Inaugurata panchina tricolore per ricordare i martiri delle foibe
Piazza Amiani – Inaugurata panchina tricolore per ricordare i martiri delle foibe
Piazza Amiani – Inaugurata panchina tricolore per ricordare i martiri delle foibe