Fano (PU) – “Una giornata attesa da tantissimo tempo, un parto che alla fine ha portato alla nascita di due bellissimi gemelli”. Con queste parole, il sindaco Massimo Seri, ha annunciato la firma che ha ufficializzato la realizzazione di un nuovo centro natatorio all’avanguardia e la cessione da parte della Fondazione Carifano della Casa Albergo Don Tonucci al Fondo Cives, che porterà notevoli migliorie. “Interventi per svariati milioni di euro – ha spiegato il primo cittadino -, risorse, che nello specifico, porteranno nuovi posti letto Rsa alla Casa Albero Don Tonucci, 20 posti per la demenza senile e nuovi posti per le cure intermedie.
Grazie a questa cessione si sono potuti trovare i fondi per la realizzazione della nuova piscina che, una volta costruita, verrà concessa in uso frutto al comune per 30 anni”. Operazione possibile grazie anche alla Fondazione Carifano che ci tiene a precisare tramite il suo direttore Fabio Tombari: “Anche se la proprietà è passata da noi al Fondo Cives questo non cambia nulla. Ad eccetto delle migliorie citate dal sindaco come i posti per la demenza senile che prima non erano presenti in città. Se non avessimo avuto queste certezze non avremmo mai venduto. Cessione che ha appunto permesso di trovare i fondi necessari per la realizzazione del nuovo centro natatorio. Nei prossimi giorni porteremo il progetto, già approvato dal Coni, al Suap per ottenere il permesso per iniziare lavori. Speriamo di riuscire a posare la prima pietra entro aprile prossimo”. La zona, di 30mila metri quadrati, cambierà notevolmente la sua connotazione a partire dalla viabilità che verrà migliorata ed adeguata per ricevere il flusso di gente prevista e per la realizzazione di nuovi parcheggi.
La struttura, che da progetto sarà un centro moderno e all’avanguardia, verrà realizzata con l’idea di farla funzionare dalle prime ore del mattino, fino a tarda serata, con corsi, attività e un medico sempre presente per le attività riabilitative e di medicina in acqua. “In questi giorni ne abbiamo sentito di tutti i colori – ha concluso con una nota sarcastica il primo cittadino -, consiglieri di opposizione che con un pizzico di invidia ci hanno stuzzicato attraverso i giornali e che forse non pensavano che saremmo riusciti in questa impresa. Per questo ringrazio la lungimiranza della Fondazione Carifano, Il capo di gabinetto Celani, l’architetto Giangolini, la dottoressa Mantoni e la dottoressa Vegliò che con grande spirito di squadra hanno lavorato ininterrottamente dietro le quinte e hanno permesso la realizzazione di questo grande progetto”.