Fano (PU) – “Il senso del regolamento è solo quello di creare percorsi agevolati e accelerati per quegli esercizi che vogliono allestimenti all’esterno della propria attività. Non vieta nulla e non implica il non rinnovo di alcune concessioni come erroneamente sostenuto dalla minoranza”.
L’assessore Marco Paolini, tirato in ballo dal centrodestra dopo l’approvazione in consiglio comunale del regolamento sugli arredi urbani per le attività del centro storico, fa chiarezza su alcuni punti bacchettando non poco i suoi colleghi di minoranza. “Il regolamento approvato – spiega Paolini – mira solamente a migliorare la fruibilità del nostro centro rendendolo più gradevole ai turisti con arredi più omogenei e con materiali più eleganti (tavoli e sedie in metallo di colore che vanno dalla canna di fucile al beige e all’ecrù e ombrelloni panna, ndr) stabiliti di concerto con la Soprintendenza e le associazioni di categoria”.
Possono dormire sonni tranquilli dunque gli 81 titolari di concessioni che vertono sul centro, fatto salvo per i costi che dovranno sostenere per acquistare sedie, tavoli, ecc. “Ogni esercizio – spiegano l’assessore Paolini e il tecnico comunale, Laura Olivelli – ha tempo fino alla fine della propria concessione per mettersi in regola e comunque non meno di due anni per quelli con la concessione in scadenza”.
Cosa succederà a quei bar o ristoranti che decidessero di non attenersi al regolamento. “Il loro progetto – precisano dall’urbanistica – dovrà essere vagliato dalla Soprintendenza e quindi i tempi per il rilascio della concessione andrebbero notevolmente ad allungarsi”.
Uscendo dall’ambito tecnico ed entrando in quello politico, Paolini commenta così: “Non ho parole per descrivere il livello del dibattito politico innescato dal centrodestra (Delvecchio e Serfilippi, ndr) una contraddizione continua. Hanno creato allarmismo facendo riferimento a due leggi in vigore da anni. Una del 1987 che prevede ci siano almeno 3,5 metri di strada libera fuori dall’esercizio per permettere il passaggio dell’autopompa dei Vigili del Fuoco, l’altra del 2001 che impone 6,5 metri di distanza tra l’uscio del locale e i parcheggi esterni. Tutti gli esercizi del centro sono a norma per quanto riguarda queste due leggi e hanno già avuto in passato il benestare della Soprintendenza per cui, come l’hanno avuta in passato, l’avranno in futuro”.
I casi sollevati e sotto gli occhi di tutti sono per quelle attività che vertono su Piazzetta Marconi, Via Giorgi, Via Montevecchio e Via Bovio “le quali – ha concluso Paolini – nel momento in cui faranno richiesta per occupazione di suolo pubblico dovranno rispettare l’iter procedurale degli altri anni, ma questo a prescindere dal regolamento approvato che, ripeto, non c’entra nulla con il rilascio di concessioni”.