Sant’Angelo in Vado (PU) – “Chiede scusa a tutti, alla famiglia di Ismaele e all’intera comunità di Sant’Angelo in Vado”. Così il legale di Igli Meta, l’avvocato Salvatore Asole, racconta quando riferito dal suo assistito, il 20enne di origini albanesi, residente a Urbania, autore dell’omicidio dello studente 17enne Ismaele Lulli.
L’avvocato si sta recando in questo momento a Pesaro per assistere Igli Meta all’interrogatorio richiesto dallo stesso 20enne durante il quale dovrebbe rendere “piena confessione” al pm Irene Lilliu nel carcere di Villa Fastiggi.
“E’ stata una decisione del mio assistito – dice l’avvocato Asole -. Sottolineeremo l’assenza di qualsiasi premeditazione. Non c’era volontà di uccidere ma solo di dare una lezione. La situazione è purtroppo degenerata. Il primo ad esserne dispiaciuto è Igli stesso che mi ha incaricato di chiedere perdono alla famiglia di Ismaele e all’intera comunità”.
Del nastro adesivo trovato dai carabinieri e usato per legare Ismaele l’avvocato dice: “Era tutto finalizzato a incutere timore, spavento”. Di Igli l’avvocato Asole dice: “E’ molto provato. E’ consapevole della sua colpevolezza e lui stesso darà questo pomeriggio i dettagli ulteriori necessari per concludere le indagini”. Meta dovrebbe indicare agli inquirenti anche dove ha gettato il coltello usato per il delitto. L’avvocato prosegue: “Il mio assistito mi ha confermato la piena responsabilità dell’accaduto”, alleggerendo di fatto la posizione di Marjo Mema.
L’obiettivo del legale è di “non andare a dibattimento e chiedere il rito abbreviato”.