Fano (PU) – L’amministrazione comunale tende una mano a tutti coloro che hanno subito un esproprio a causa delle opere compensative. L’intervento verrà fatto con una vera e propria variante al piano regolatore, necessaria per permettere la modifica dei tracciati in questione. “Dal primo giorno abbiamo cercato di capire come fare per poter andare incontro a chi si lamentava degli espropri – dicono dall’amministrazione comunale -. Abbiamo già deliberato in giunta le modifiche e iniziato la procedura che tocca tutti gli enti tra cui il ministero, l’Anas, la Regione e la Provincia. Sarebbe stato meglio fare queste modifiche in corso d’opera ma l’importante è che adesso è stata trovata una soluzione”. Le modifiche principali toccheranno l’ormai nota rotatoria di Tombaccia che verrà rimpicciolita e spostata verso l’autostrada così da non toccare la proprietà difesa dal parroco della zona Don Marco Polverari, il quale aveva addirittura fatto ricorso al Tar per sospendere gli espropri. Buone notizie anche a Belgatto dove il tracciato verrà spostato più a nord, evitando così di abbattere il muro di un’abitazione privata. La rotatoria che dovrà nascere in via Forcolo verrà invece realizzata di minori dimensioni. Anche la rotatoria che doveva nascere nella strada provinciale di Cerbara verrà realizzata più piccola rispetto a quella del progetto iniziale, mentre la rotatoria di via Mattei verrà spostata verso sud e non passerà più sul viale alberato di una proprietà privata facendo tirare un sospiro di sollievo al proprietario che più volte aveva espresso il suo parere contrario. Non è tutto oro quello che luccica però, poiché la variante al prg si farà solamente se nessuno dei cittadini si opporrà alle nuove modifiche. Per questo motivo il Comune farà decine di incontri con i residenti delle zone che verranno toccate dai lavori per spiegare nel dettaglio le modifiche e fargli firmare un atto di assenso. Attraverso questo documento non potranno poi fare alcun tipo di ricorso e quindi non potranno più opporsi all’iter procedurale. I problemi potrebbero sorgere in caso qualcuno non volesse firmare l’atto e si opponesse alle nuove modifiche, in quel caso si rischierebbe seriamente di procedere con il vecchio progetto, facendo saltare tutti i nuovi cambiamenti.