Pergola (PU) – L’ospedale “Santi Carlo e Donnino” di Pergola ora è riconosciuto esplicitamente nel nuovo Piano Socio Sanitario come presidio di area disagiata dotato di pronto soccorso. A dare la notizia è il consigliere regionale con delega alla sanità Federico Talè, già presentatore nel luglio scorso di un atto di indirizzo assembleare che andava nella stessa direzione.
“Abbiamo mantenuto l’impegno che ci eravamo assunti – spiega l’esponente del Pd -. Nel Piano che questa mattina ha ottenuto il via libera dalla Giunta, nel capitolo relativo alle aree di intervento, in particolare all’assistenza ospedaliera e all’emergenza-urgenza, è stato inserito un apposito paragrafo che salvaguardia il nosocomio dell’alta Valcesano e quello di Amandola (Fermo), riconoscendoli come strutture situate in aree disagiate per le quali si prevede la funzione di presidio ospedaliero con Pronto Soccorso. Una precisazione e una tutela importante per entrambi i territori di competenza – continua il consigliere –. Per quanto concerne Pergola, stiamo parlando del diritto alla salute di un’ampia fascia che comprende tutta la media e alta Valcesano e anche i comuni limitrofi ai piedi dei rilievi appenninici. Una zona estesa, che per morfologia, viabilità e condizioni climatiche ha assolutamente bisogno di vedere superato l’attuale Punto di Primo Intervento, capace di trattare solo i codici bianchi e verdi, con un Pronto Soccorso, in grado di dare risposte efficaci anche a casi di maggiore gravità, riuscendo a trattare in loco diverse tipologie di codici gialli. Ciò, con alle spalle un ospedale per acuti in grado di migliorare la qualità di vita della popolazione di quest’area interna evitandole di ricorrere con eccessiva frequenza alle strutture della costa.
Federico Talè ricorda che “Sul ‘Santi Carlo e Donnino’ sta per partire un investimento di 4milioni e 300mila euro, con la finalità di garantire ai cittadini una struttura funzionale, accogliente e altamente sicura. La Regione si farà carico di 2,3 milioni per adeguare l’immobile da un punto di vista antisismico. Due milioni di euro, invece, li abbiamo intercettati dall’Unione Europea e ci consentiranno di realizzare un cappotto termico all’edificio, la sua completa tinteggiatura e di installare porte e finestre nuove, per un maggior efficientamento energetico e un superiore decoro”.